Destruction - Spiritual Genocide


Label : Nuclear Blast
Year : 2012
Genre : Thrash Metal
Sentence : more Evil than before! [7.0]

Se Day of Reckonng fu un cd abbastanza piatto e demotivante per chi scrive, nessuna traccia a mio parare, nemmeno la titletrack, meritava il best of, questo Spiritual Genocide invece si può giocare le sue carte almeno alla pari con i Cd del 2000- . Si sa inoltre che quando hai una folta discografia bisogna sempre trovare il capello, non si può generalizzare, queste band si sono specializzate negli ultimi anni a lavori di mestiere abilmente mascherati, vedi Megadeth.
E' qui che Spiritual Genocide se vogliamo in parte vince, a distanza di un anno col precedente lavoro mostra una carica ben diversa e un maggior numero di idee. Se i ritornelli di Hate is my fuel e The Demon is God erano la banalità su musica qua almeno si tenta di spiazzare l'ascoltatore, senza riuscirci molte volte, ma a almeno ci si prova. Under Violent Sledge e Cyanide ci mostrano una band motivata e che sa giocare anche con forme ritmiche abbastanza tecniche e non col solito ritornello mono parola o con la frase ad effetto sparata e mai più ripresa. Questa volta pare proprio che le cose siano state fatte bene, studiate, non buttate a caso.Il riffing c'è da dire che a tratti è veramente elementare ed insopportabile (City Of Doom è 4 note) ma tant'è che la carica del terzetto iniziale anche se subitissimo si perde in un mare di canzoni anonime ogni tanto si risolleva grazie a qualche ancora di salvezza come la sopracitata Under Violent Sledge (il pezzo con più doppia cassa nella storia del Thrash) e Carnivore.
Bocciate la cover de Saxon, To Dust You Will Decay (chorous orripilante e riffing scritto sicuramente in un momento di sbronza collettiva, un aborto) e No Signs Of Repentance che mostra un ritornello ridicolo, se non lo volevano fare potevano benissimo ometterlo, una roba indegna, la traccia si nota solo per la sezione solista.
Ecco, ora scrivendo mi viene proprio in mente che gli assoli in questo cd sono ben calibrati, mai usati a caso e sempre ben armonizzati e studiati.
In sostanza un bel lavoretto anche se con le sue tracce deboli ma in sostanza godibile senza troppe pretese...il giorno in cui gli Slayer faranno un cd così saremo tutti già morti.



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