The Tony Danza Tapdance Extravaganza - Danza 4 - The Alpha/The Omega



Year: 2012
Label: Black Market Activities
Genere: Deathcore/Djent
Voto: [9.0] (REST IN PEACE)

I Tony Danza sono tornati!... Anzi, lo erano..
Infatti subito dopo la pubblicazione di questo nuovo e magnifico album, a 2 anni di distanza dal fantastico e leggendario "Danza 3 - The Series Of Unfortunate Events", la band ci ha annunciato l'evento più sfortunato di tutti, ovvero il loro scioglimento.
A testimonianza del termine della loro carriera, i 4 ci hanno lasciato un "testamento musicale" che mette invidia a un buon 90% del materiale deathcore/djent uscito e creato fino ad ora.
Dimenticate le atmosfere semi-grindcore presenti nel suo predecessore, "Danza 4 - The Alpha/The Omega" è stato battezzato nelle acque del Post-hc, donando una incredibile cupezza al sound già malvagio e oscuro della band.
Josh Travis (conosciuto anche come "il cugino grasso di Tosin Abasi") continua a macinare riff carichi di cattiveria sulla sua 8 corde ibanez, e il suo lavoro con i Glass Cloud ha avuto un certo impatto sullo stile delle composizioni di questo nuovo album, infatti si nota un sound più "delicato", ricercato, meno cacofonico rispetto a quello dei lavori precedenti.
Il disco presenta 12 canzoni, pura furia e riflessione, musica da disadattati e per persone che odiano il mondo, pezzi come "Rudy X3" su quanto le amicizie a volte possano rivelarsi delle trappole, o la brutale "Hold The Line" dedicata alle famiglie e a tutti i militari della "U.S. Airforce" con estratti di comunicazioni radio militari e discorsi del presidente Obama, fanno capire la totale maturità ormai raggiunta dalla band.
La strumentale "Death Eater" ci prepara alla perfezione a "Canadian Bacon", dove in certi tratti sembra di sentire un pezzo degli Emmure sotto steroidi, fino a giungere a "Paul Bunyan And The Blue Ox", puro pezzo Deathcore/Djent, con tanto di stacchetto in pulito che ci fa pensare di aver terminato l'ascolto di cotanta distruzione, di cotanto macello, di cotanto dolore, ma che invece serve solo a farci capire che, invece, siamo appena arrivati al dolce di questa enorme cena che la band ci sta offrendo..
Infatti "Disconnecting Pt:1" e "Disconnecting Pt:2" ci introducono all'ultima parte del disco, dove la band sembra ritrovare la brutalità dei loro primi lavori, grazie a pezzi come "This Cut Was The Deepest" e a quello che probabilmente è il miglior dell'album, la titletrack "The Alpha / The Omega", dove troviamo ospiti Alex Erian degli Obey The brave e Phil Bozeman dei Whitechapel, che qui ci offre una prestazione a dir poco spaventosa (roba che MAI sentiremo nella sua band!), dove il suo incisivo e bastardissimo growling ci fa tremare, riesce a contorcerci le budella e, allo stesso tempo, riesce quasi a commuovere.
La titletrack conclude l'album purtroppo...
I TTDTE non potevano lasciarci un testamento migliore, questo album è probabilmente uno dei migliori prodotti del mercato estremo di quest'anno.
Io so solo che, una volta tolte le cuffie e dopo aver realizzato che i Danza non torneranno più, mi sono scese le lacrime.
[Alberto Musso]



0 commenti:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...