Necrosy - Necrosy [EP]


Year: 2013
Genre: black/death metal
Record label: self released
Sounds like: il metal estremo che vorrei.
Reviewed by: Matteo
Sentence: fatevi un regalo e compratevi quest'ep, per favore.

 Ragazzi, ragazzi, ragazzi. I Necrosy sono la mia ultima, fantastica scoperta. A quanto pare, una volta ogni tanto riesco a scovare qualcosa che mi garbi nell'underground metallico nostrano. Una sorpresa, ecco. E che sorpresa!
 Il progetto Necrosy lo dobbiamo a Christian Giusto, che in questo omonimo ep di debutto si è occupato di tutti gli strumenti e del cantato con risultati mostruosi. La proposta dei Necrosy ha le sue radici nel metal estremo, ma è incredibilmente attenta alla costruzione di un'atmosfera ipnotica e delicata davvero rara da ascoltare in un disco metal.  Il range di sonorità tra cui si dibattono le canzoni spazia dalla potenza black/death devastante e magistralmente incanalata di "No Solution" agli splendidi momenti suggestivi di chitarra e tastiera come quelli in "Buried Inside Your Mental Walls" o "Ascending Mourning". Diavolo, dopo il finale da brividi di "Abstract Vortex" ho dovuto raccogliere la mandibola.
 In "Necrosy" colpisce fin da subito la raffinatezza delle composizioni e la cura impiegata nel cesellare ogni elemento e nell'incasellarlo in pezzi organici che mai si perdono per strada. Molta attenzione è stata riservata al lavoro chitarristico, lineare ma di incredibile efficacia: riff vorticosi e travolgenti si alternano a sezioni impregnate di un gusto e di un pathos propri del miglior black sperimentale e fuori dalle righe. In effetti la componente black metal è determinante: da lei viene la forte attenzione all'atmosfera cui accennavo prima, atmosfera che arriva addirittura a ricordare quanto proposto dagli ultimi Blut Aus Nord. "Necrosy" è un lavoro estremamente curato ed attento ai particolari. Dietro ogni nota si percepiscono l'attenzione e l'impegno profusi in sede di songwriting, la voglia di scrivere qualcosa di nuovo, di versare in un crogiolo una serie di idee fantastiche e plasmarle in quattro eleganti pezzi. Menzione d'onore per la produzione: mi capita sempre più spesso di rilevare come dischi autoprodotti suonino meglio di lavori con grandi case discografiche alle spalle. Infatti l'ep in analisi usufruisce di suoni eccellenti, nitidi ma sempre molto genuini e veri. Gettate un orecchio alla batteria, per esempio.
 Chiacchierando un po' con Christian, ho avuto modo di accertare la presenza di tanta buona volontà ed il sincero desiderio di offrire al pubblico un prodotto di livello. Ciò non può che farmi piacere ed indurmi ad augurare al suo progetto tanta fortuna per tutto ciò che ha in mente di combinare. Se tanto mi dà tanto, il full-lenght di debutto sarà una mazzata di quelle micidiali.
 In definitiva, l'ascolto di questa piccola perla è straconsigliato a chiunque cerchi qualcosa di nuovo, capace di impressionare e dire la sua in un mondo musicale sempre più affollato e carico di miriadi di band che non hanno ragioni valide per andare oltre la prima demo. Un applauso per un progetto che merita davvero il nostro tempo di ascoltatori esigenti, a differenza di gruppetti di musicisti presuntuosi che credono che il plauso di pubblico e critica sia loro dovuto. Non funziona così. Sono impegno, serietà, modestia e consapevolezza a pagare. Faccio ai Necrosy i miei migliori auguri affinché questo ep raccolga i meritatissimi frutti.


Mark: 8.0/10



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