August Burns Red - Rescue and Restore


Year : 2013
Genre : Metalcore
Record Label : Solide State Records
Sounds Like : God's playing Metalcore
Reviewed by : Edoardo
Sentence : Evolve or die

Devo dire che parlare degli ABR è per me come una sorta di rapporto padre-figlio, sei sempre orgoglioso di quello che tira fuori anche se ci sono difetti, problemi, gli vuoi bene lo stesso perchè è parte di te. Per me vale lo stesso poichè per ogni momento della mia vita c'è stata una canzone degli August Burns Red ed il relativo testo. Non dico di essere un credente ma quantomeno mi sono posto la domanda in modo neutrale.
Il riassunto delle puntante precedenti per quanto mi riguarda non è semplice, Constellations e Messangers sono sopra qualunque standard del Metalcore ma specialmente Constellations musicalmente parlando non ha una nota fuori posto. Leveler non è ai livelli dei due precedenti cd ma ha una delle migliori produzioni mai sentite, un fottio di influenze dalla salsa alla musica classica, inserimento di parti ballabili, largo spazio a Dustin sia strumentalmente che vocalmente (il duetto con Jacob su Carpe Diem) e una leggera introduzione di liriche più forti e rivolte al malessere della società. Per ora Leveler tiene i migliori testi della loro carriera.
Rescue and Restore puntuale arriva 2 anni dopo Leveler e porta con se una forte eredità, si trascinano tutte le innovazioni, l'aggiunta di strumenti inediti come lo Xilofono su Creative Captivity. L'aggiunta di synth che fanno da base per alcune intro e stacchi. Insomma, il mongoloide che dice che tutte le loro canzoni sono uguali può andare largamente 'affanculo.
Per capire meglio l'entità e la portata del cd preferisco fare un track by track con relativi testi.

PROVISION

La prima cosa che si nota a malincuore è un produzione più sporca e ruvida del cristallino Leveler ma questo non leva ad un bel riff di aprire la canzone. Il vero problema di questa produzione si produce nelle strofe spesso caotiche per quanto riguarda la sezione ritmica. Già da questo testo è percettibile un senso di distacco dai classici temi di tipo moralistico, molto più vicini a questione sociali, a momenti di fede, sia persa che ritrovata. Caratteristica anche di altre canzoni è la presenza di stacchi che rimandano a Leveler con chitarre soffuse e molto classicheggianti con sotto un basso in esposizione sempre attivo. Il lavoro di Jacob è positivo ma per come capiterà in altre canzoni non vi è un vero ritornello o un vero chorous il che lascia spesso spiazzati, poche parti sono memorizzabili al primo ascolto sia musicalmente che liricamente.

TREATMENT

Treatmen non apre in gran modo lasciandomi assai perplesso, mi ricorda qualcosa preso dal primo cd sia in intro che strofa. Il break centrale è potente e facilmente memorizzabile, peccato un po' per la banalità delle parole. Come in Provision assistiamo ad una sorta di chorus prima di uno stacco. Questo Chorus è sicuramente più bello di qualunque accenno in Provision ma non so per quale arcano motivo non viene ripreso.

"stop dwelling on what happens when we die. Start helping others while we're still alive"

In particolare le strofe non convincono molto ma nel finale dopo un assolo dai richiami chiaramente neoclassici si scatena un buon tornado di eventi che lasciano un minuto di applausi a scena aperta per il combo dI Lancaster

SPIRIT BREAKER

Arriviamo al secondo singolo estratto, Spirit Breaker è sicuramente un brano forte e pieno di punti di riferimento, non esiste praticamente strofa o ritornello, ci sono una serie di parti che potrebbero tutte essere un ritornello, indovinando ogni nota ed ogni ritmica vocale la canzone si attesta come masterpiece della loro carriera insieme a Meddler, Back Burner e altre. A livello di liriche qui c'è un bel salto di qualità, ritornando a questioni strettamente personali, quando si ha momenti difficili sia con la famiglia che con se stessi ed il break dopo la metà in parlato fa capire l'essenza della canzone
Tra una prima parte scura e dalle tinte cupe

"Staring at the walls to pass the time.

Pinch myself make sure I'm still alive."

Si passa ad un momento di riscoperta della fede e luce che fanno riprendere alle liriche quel senso esistenzialista che contraddistinguono gli ABR da moltissime band con le medesime tematiche. Una canzone da 10/10 in cui niente è fuori posto.

"For a moment I found myself smiling, as if those short rays of light were enough to get me by.
Maybe that was enough.
Thank God, I needed that.
I surely needed that."

COUNT AS IT ALL LOST

Count As It all Lost riprende praticamente la scia di Spiriti Breaker ma è essenzialmente una canzone di Messangers per cattiveria e tiro, se non fosse per il solito break neoclassico a metà. Strumentalmente vediamo moltissime parti ispirate, 2-3 breakdown da panico e un riff centrale che lascia una intera strofa da cantare a Dustin, questa parte in particolare mette i brividi, devastante.
Jacob qui mostra una delle sue migliori prestazioni con due chorus efficacissimi
 "Each and every day that passes leaves me worse off than before. Many times I've sworn I wouldn't look back. Never look back. "
"I keep breaking my promises. I keep breaking my word to you and I. I keep breaking my promises. Once again, I'm letting you down"

Più un "We Need You Here" che non fa mai male, praticamente senza difetti la canzone sfocia nell'ennesimo break rimandante il nome di essa che fa drizzare i capezzoli e venire la pelle d'oca, une delle canzoni più muscolari del lavoro.

SINCERITY

Sincerity tira fuori un carattere che da qui in poi si manifesterà con una buona frequenza, il riffing è costellato di momenti Mathcore e parti acide, storte, molto meno melodiche dei loro standard, questa scelta sinceramente non mi è garbata moltissimo ma nel contesto della diversità e della poliedricità ho accettato anche questo poichè guardando in modo olistico il lavoro anche questi episodi particolari prendono un loro perchè.
Sincerity è una traccia diretta e schietta, pochi fronzoli un chorus da far cantare al pubblico facilissimo, ad inizio persino qualcosa che si potrebbe definire come un ritornello HC in vecchio stile. Le liriche si riferiscono ad un uomo che ha ispirato il singer ma non si capisce bene se siano riferimenti biblici o trascorsi di vita. Unico neo se si potrebbe definire tale è che la traccia viene poco valorizzata da metriche vocali molto rapide ma tant'è che suona bene e ci accontentiamo così.

CREATIVE CAPTIVITY

Fa da divisorio tra la prima e la seconda parte del cd, è la Meridian di R'n'R. Strumentale per gran parte e piena di momenti visionari a livello di stile. Infatti è qua che sentiamo una marea di strumenti inediti come lo xilofono, un grande uso di basi con archi ecc. La canzone è assai studiata e anche il momento in cui jacob sta volutamente sotto il muro di suono delle chitarre trova un senso di devozione verso le asce, verso lo spessore musicale che si portano dietro. La canzone se non erro dovrebbe trattare della preservazione sia paesaggistica che faunistica di questo mondo, un inno a mantenere il bello che è stato creato, a salvare milioni di anni di evoluzione. Diciamo che gli ultimi 2 minuti valgono il cd, emozionanti, sentiti, li canti con tutto te stesso.


"Rescue the beauty that's left. Restore the character that's long since gone, because these color must never fade. the beat must carry on. We will fight to save this. We will fight to keep it alive.
This is a cause worth fighting for. We will rescue and restore."

FAULT LINE

E' il classico singolone che ha aperto la serie di Lyric Video, una delle tracce più forti e riuscite della loro carriera, testo da tirarsi fuori il cuore con le mani e buttarlo via. Sempre in ambiguità tra un richiamo a Dio ed una persona amata il testo sviscera quelle classiche parole mai banali che vorremmo sempre sentirci dire. La canzone si fa da motivatore e la perfetta armonia tra riffing e liriche regala il secondo masterpiece di questo cd. Se non conoscete ancora il testo a memoria siete proprio out.

"Whisper your grief
Scream your sorrow
Proclaim your love
Just don't call me your hero"

BEAUTY IN TRAGEDY

Come Count As It All Lost il suo stile è più vicino a Constellations/Messangers che a Leveler, a livello di riffing troviamo un paio di rimandi a Existence. Ma il forte della canzone è il parlato a metà come in Spirit Breaker. Forse il pezzo più straziante di tutte le liriche proposte 

"Tomorrow,
The air will be a little colder
But I'll be sure to breathe for the both of us.
And the nights
May be a little darker
But I'll be sure to carry the torch to warm the hearts
They're never gonna have to feel yours
I can hear your voice,
I can't hear your voice
But that's okay
Cause I can feel you in my heart"

Troviamo una grande parte finale, una forte escalation che viene seguita con un riffing micidialmente ispirato e prorompente accostato ad una sezione solista cauta ma incisiva. I synth chiudono in modo angelico al traccia

ANIMALS

Come Sincerity è una traccia abbastanza corta e particolare rispetto le altre, qui l'influenza più che Mathcore è orientaleggiante con un main riff e una sezione solista intente a disegnare passaggi che rimandano paesaggi dell'antico Egitto, o forse semplicemente mi sono ascoltato troppo i Nile.
Il testo è forse uno dei più acidi e feroci mai scritti intento a distruggere psicologicamente i vizi e le presunzioni, a bandire l'orgoglio ed altri atteggiamenti sbagliati nei confronti della fede o di persone amate. Più che a livello strumentale in cui non troviamo niente di eccezionale se non la "stranezza" di quanto proposto il forte della canzone sta proprio nel testo.

ECHOES

Echoes tratta un argomento inedito penso nel Metal, detto che non sono questo genio ad inglese ma l'ABC lo so, ovvero la morte post-parto di una madre."While mourning the loss I am forced to celebrate new life". La canzone si fa apprezzare dall'intro arpeggiata che non richiama per la centesima volta i canoni delle loro intro arpeggiate. Nonostante il testo sia cupo, un'urlo di sofferenza, le atmosfere disegnate fanno guardare tutto con speranza, gli accordi sono aperti, le melodie calde. Il narrato è molto forte e questo contrasto tra l'abbandono e la disperazione e queste atmosfere rende Echoes una canzone veramente particolare non che uno dei punti più alti del cd.

THE FIRST STEP

The First Step riprende in pieno il concetto di Mathcore di Sincerity e ci unisce queste armonizzazioni particolari che hanno dato colore ad Animals. Ancora una volta questa traccia si presenta come particolare ma fa da riassunto al cd in perfetta maniera, un po' come Leveler (la title track) da la sterzata finale al cd riprendendo anche le melodie malinconico dell'opener Provision. Potenti anche i Breakdown ed eseguiti con grande classe, rimandano essenzialmente a quello stile molto "composure". 


CONCLUSIONE : Ho l'impressione che la grande quantità di materiale proposto insieme a tutte queste nuove influenze ed incursioni di strumenti rendano Rescue and Restore non solo un cd bellissimo ed imprevedibile, che si assimila con difficoltà e che regala grandi momenti ma anche un cd che si attesta con una certa ambiguità tra il vecchio e il nuovo, è dura infatti capire se sia un cd di passaggio o un nuovo modo di intendere il Metalcore. A mio modo di vedere Leveler è meno pretenzioso in termini di rivoluzione ma assesta sicuramente un sound profondamente diverso da tutti i cd precedenti e per ora anche da quelli futuri. R'n'R invece strizza l'occhio a tutti i cd passati ma ci aggiunge nuovi stili, nuove armonizzazioni, tantissime cose, fa un riassunto e ci mette la cornice. Nonostante canzoni come Animals e Treatment non che The First Step siano da assimilare con un sasso nello stomaco c'è da dire il cd regge il confronto con Leveler ma che invece perde nel complesso con Messangers e Constellations poichè generalmente più ispirati, diretti e forti. Diciamo che l'evoluzione non è ben chiaro se sia terminata o in procinto di compiersi, la mia idea è che si sia soltanto buttato la un mucchio di carne al fuoco e che questo cd abbia cercato di cuocerne più tipi possibili a discapito dell'easy listening, ritornelli e riff classicamente Metalcore.
Alla fine sono gusti e pazienza, se hai la forza di capirlo Rescue and Restore non delude ma ti fa penare per raggiungere il traguardo.


7.5/10

"And you proved me wrong, you proved me wrong."

All I've learned is teaching me more.
All I know is driving me on.


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