The Order Of Elijah - Dethrone



Year : 2013
Genre : Deathcore
Record Label : Rottweiler Records
Sounds Like : Veil Of Maya, Born Of Osiris, Blood Of The Martyrs
Reviewed by : Edoardo
Sentence : Christians.

Giungono al Full Lenght gli The Order Of Elijah, band che si era fatta qualche amico nella critica grazie ad un paio di canzoni da sborra istantanea come New Line of Defense, un tripudio di Deathcore vecchio stile, quello dei primi cd dei Veil Of Maya per dire. Il cantante McCulloch dimostra di essere una delle ugole più fenomenali e funamboliche del genere facendo sentire una merda pure Fronzilla per il gioco quasi Rap che fa in quella canzone. Sicuramente quel più viene dato dallo spessore dei Synth, il riffing anche per produzione non è così penetrante ed allo stesso tempo finto, la produzione anch'essa pare molto "2005" per il genere.
McCulloch interpreta il cd alla grande e in più punti si prende delle libertà come se fosse in un live per incitare l'ascoltatore, queste trovate, queste piccolezze se vogliamo sono quelle che rendono grande il cd. Non vivendo di grossi riff, giusto qualche main riff si riesce a memorizzare visto che il 90% di tutto sono breakdowns e assoli. Gli Sweep che fanno molto Born Of Osiris sono calibrati e non invadono mai lo spazio dei Synth.
Nonostante non vi sia una tracklist da capogiro piena di hit quelle 4 che ci sono meritano sicuramente un menzione, la seguente a New Line è Bringing Down Hell. Sean continua il suo incedere molto live alternando scream, growl e un mezzo pulito molto Hardcore NY. L'incedere si ferma sul momento degli Sweep e dove si coglia la sezione solista, a spezzare il tripudio di break, veramente bella quindi la parte centrale, evocativa. Nails Over Duct Tape sembra quasi una canzone degli Slipknot con quell'uso del mix se non fosse che il Main Riff è proprio uno di quei riff svedesi con cui ti ci fai le seghe. In questa canzoni si trovano particolari sezioni remixate, un main riff da paura, altri riffoni melodici in grande stile ed una interpretazione da ulro da parte di tutto il combo, la migliore traccia insieme all'opener.
La conclusiva Ballad of Jimmy Baker si manifesta come la più melodica e neoclassicheggiante del platter e dimostra tutta la bravura della band in fase di arrangiamento alternando sezioni che vengono direttamente dai primi cd dei Veil Of Maya con parti marcatamente oniriche ed evocative. Se vi eravate affezionati allo stile delle prime band Deathcore i The Order Of Elijah sono un bellissimo e stupefacente Revival dove vivono ancora insieme Riff DEATH METAL e breakdown più o meno pachidermici, un ecosistema minato dalla venuta sulla terra di Whitechapel e Oceano che hanno proposto la loro variante ora decisamente più un voga di Deathcore ma è bello notare come c'è ancora qualcuno che si ricorda cosa fecero in Scandinavia durante la fine degli anni 90 e l'inizio degli anni 2000.
Band dal futuro radiante.


Mark : 7.5/10



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