Obscenity - Atrophied in Anguish


Label : Apostasy Record
Year :2012
Genre : Technical Death Metal
Sentence : THEY ARE BACK!!! [7.0]

Questo cd è già un Underrated Album per il semplice fatto che è dei Obscenity, la band Death Metal più sottovalutata della Germania sin dal 1992. Negli anni si è riuscita a creare una piccola cerchia di fans ma non è mai riuscita ad emergere veramente oltre il suolo nazionale, i Natron della Sassonia.
Ultimo capitolo discografico nel 2006, e c'era già puzza di scioglimento, fortuna che il vecchio Bruns ha rimediato con nuovi innesti nella line up. Rudes alla voce ha il compito di sostituire un mostro del genere come Oliver Jauch, Finger sostituito da Weech (finalmente hanno un cazzo di chitarrista ritmico decente!!) e al basso Jon Pirch.
Rudes è quello col compito più difficile e nonostante questo mi strappa una sufficienza piena, Jauch forte di una carriera 20ennale è sicuramente più bravo e tecnico ma anche il nostro qua ha dimostrato un'ottima padronanza dei mezzi ed un buon carattere, più moderno e meno cavernoso.
Beh, a questo punto si apre la parentesi sul sound, se  Where Sinners Bleed era un fottuto capolavoro tributato ad Hate e Cannibal Corpse, questo Atrophied in Anguish li vede in una veste technical tutta nuova in pieno stile ultimi Deeds of Flesh, Necrophagist con le aperture melodiche di Monoistic Living a citare invece gli Edge of Sanity.
Weech ha sicuramente alzato il livello tecnico come il graditissimo ritorno, appositamente non citato, dello storico Sasha Knut! Batterista per oltre 10 anni della band. A questo anche Pirch contribuisce ed ora gli Obscenity si impongono come primo gruppo Technical della Sassonia. Mille spanne avanti come prestazione tecnico-artistica rispetto al precedente lavoro, meno coerenti per i die-hard fans ma più appetibili al grande pubblico, forse hanno capito che è questo l'unico modo per poter ambire a qualcosa di più.
Unica nota di demerito certi assoli in pieno stile heavy classico che non ci azzeccano proprio un bel niente oltre che a qualche riff troppo scolastico per le orecchie di chi come me del TechnoDeath post 2000 si ciba da anni. Per il resto è un lavoro curato e completo, nuovo e fresco, una vera sorpresa da parte di certi padri dell'old school.
10 mila ere avanti i Morgoth.


CE FOSSE UN VIDEO SU YOUTUBE PORCO DIAVOLO!

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