Three Days Grace - Transit of Venus



Label : RCA
Year : 2012
Genre : Alternative Rock/Metal
Sentence : Out of power [6.0]

Non fatevi prendere un colpo dal nome che vedrete in fondo alla recensione. Forse non sono il mio genere, ma i Three Days Grace mi sono sempre piaciuti parecchio e avevo un gran voglia di ascoltare il loro nuovo disco Transit of Venus. A suo modo avevo amato la potenza e la melodia di dischi come One-X o anche di Life Start Now e le loro hit corredate di video erano tutte dei veri anthem uniti ai testi cantati con quel piglio adolescenziale che ricorda la giovinezza ormai passata all'alba del quarto di secolo. Però Transit of Venus mi ha deluso veramente parecchio a cominciare dalla copertina a dir poco orrenda, non che i Three Days Grace fossero dei maestri delle copertine, visto che a parte quella di Life Start Now fanno tutte abbastanza cagare, ma questa proprio non ha scampo: sembra quella di un gruppo pop di seconda categoria. I Three Days sembrano aver perso quella potenza che li contraddistingueva appoggiandosi su un sound molto più piatto fatto di molte ballad e che in parte sembra tendere quasi ai Nickelback peggiori (che bisogna dire che se sui singoli sono atroci alle volte andando a scavare nei dischi qualche pezzo buono si trova).
Il disco è stato promosso in modo truffaldino dal singolo Chalk Outline, uscito con lyric video su YouTube, che farebbe pensare ai fasti di un tempo in quanto il brano tra musica e testo gasa veramente tanto, ma purtroppo non è per niente rappresentativo del sound su questo gruppo. Le ballad infatti la fanno da padrone e se Give It To Me potrebbe anche essere un pezzo buono non se ne capisce il senso nella discografia dei Three Days Grace, forse l'avrebbero cantanta meglio i Coldplay. Anche Time That Remains è un pezzo che sconcerta per la pochezza assoluta che emana così come Expetactations. Non mancano i pezzi buoni poi come Misery Loves My Company o Happines e la semiballad Give Me a Reason e la penultima Broken Glass, ma il resto del disco scorre via sanza infamia e sanza lode. La sufficienza ci sta, la sola Chalk Outline vale tantissimo, ma non sono più i Three Days Grace di una volta.
[Giorgio Gubbiotti]




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