Intervista agli Unbirth


1.Presentate gli Unbirth ai nostri lettori

Otto: Intanto grazie per lo spazio concessoci. Unbirth è un progetto death metal nato nel 2007, dopo poco registrammo il primo split "Aspire to deviance" con i grinders modenesi Recreant. Sono susseguiti vari cambi di lineup e dopo aver superato un periodo decisamente travagliato abbiamo terminato nel 2012 le registrazioni del nostro primo full, "Deracinated Celestial Oligarchy" uscito il 4 marzo 2013 per Amputated Vein Records.



2.Che caratteristiche secondo voi deve avere una band Brutal Death Metal?

Michele:  innanzitutto passione, un background musicale nutrito, coerenza, spirito di sacrificio e fondamentalmente pazienza e il non volersi accontentare; piuttosto che realizzare qualcosa che non ci convince, meglio aspettare per avere il meglio da offrire.

3.L’intro di Crowding At The Edge Of Cosmos è un tributo ai Death?

Marcello: la sonorità dell'intro potrebbe ricordare i Death in effetti, ma mentre è stata scritta non vi era l'intenzione di riprendere il loro sound, semplicemente dare una apertura di respiro diverso dato che si trova esattamente a metà album. 

4.Di che cosa parlando i vostri testi? C’è un concept?

Otto: Non è un concept in quanto i testi sono stati scritti in diversi momenti della vita della band,   in alcune canzoni del cd ci sono ancora parti stese dal nostro precedente cantante. Per quello che riguarda le tematiche si varia dalla follia umana ad ambientazioni tecnologico/futuriste, ma sempre con un approccio perverso/apocalittico all' avvenire. Il titolo dell album è una metafora del crollo di un ordine costituito, che è un filo conduttore tra testi molto diversi tra loro.



5.Come avete raggiunto il contratto con la Amputated Vein Records?

Marcello: Abbiamo messo un presskit online riservato alle etichette e, ricevendo alcune offerte di contratto, abbiamo valutato l'opzione migliore optando per la label giapponese, che sin dal principio ha mostrato un fervente interesse per il nostro lavoro.

6.Chi si è occupato del songwriting e come è avvenuto tale processo?

Marcello: Tutti i pezzi sono stati scritti da Emanuele Ottani, noi altri della band abbiamo solo dato una mano a "scartare" alcuni riff che non ci convincevano e a sistemare le strutture delle canzoni in modo definitivo. Il processo di stesura dell'album è stato abbastanza lungo; ci sono 3-4 pezzi nell'album che sono stati scritti nel 2009, poi riarrangiati parzialmente e sistemati. A fine 2011 siamo arrivati a una versione definitiva dei pezzi e da lì siamo passati alle registrazioni vere e proprie.



7.Quali band vi hanno formato musicalmente parlando?

Otto: Abbiamo molte band in comune che amiamo e che sono state una fonte di ispirazione: Suffocation, Gorgasm, Deeds of Flesh, Disavowed, Inveracity, Severe Torture, Severed Savior. Senza contare altri numerosi nomi che si celano nei più profondi recessi del panorama underground... Per quello che mi riguarda personalmente devo dire che l' atmosfera di alcuni festival europei funziona molto bene in termini di ispirazione.

8.Avete in progetto tour di qualsivoglia natura?

Alberto: ci piacerebbe molto fare un tour in Nord Europa, al momento non abbiamo nulla in programma se non qualche contatto per alcuni festival europei.


9.Crowding At The Edge Of Cosmos e la precedente Incestuous Warpath sono le tracce che ho amato di più, quali sono le vostre preferite?

Michele: a me personalmente piace moltissimo "Embrace the permeation of plague", soprattutto la parte strumentale  a ¾ della track, e ovviamente "Sterile Planets": poco più di due minuti ma dall'impatto sonoro notevole.
Alberto: "Embrace.." e "Sterile Planets" anche per me
Otto: "Embrace.." e "Incestuous.."
Mirko: "Entitlement of scourge" è di sicuro la mia preferita.
Marcello: Ovviamente "Embrace.." è la traccia che preferisco. E' la canzone che racchiude tutte le nostre sonorità

10.Come vedete gli Unbirth tra 5 anni?

Otto: Spero molto occupati sia a livello di live che compositivo



11.Cosa pensate della scena Brutal italiana?

Michele: c'è di che andarne fieri. Sinceramente abbiamo nomi che hanno spopolato nel continente europeo e americano già da parecchio tempo. Io personalmente colleziono anche album della scena italiana perchè bisogna supportare il death metal made in Italy. Possiamo andare fieri di molti gruppi e ormai la qualità è cosi alta che è impossibile citare solo un nome o due, sia per quanto riguarda il death metal in generale sia guardando anche solo alla sponda brutal death..

12.Concludete l’intervista nel modo che ritenete più opportuno!

Otto: Vogliamo ringraziare tutti per l'accoglienza che il nostro album ha ricevuto in queste prime settimane di uscita. Mi raccomando, supportate il death metal !


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