Hero's Fate - Human Tides: Black Light Inception


Label : Indipendent
Year : 2012
Genre : Melodic Death Metal
Sentence : Germans loves Melodeath [8.0]

Si sta delineando nel corso degli anni sempre più un sound proprio della Germania per quanto riguarda l'impostazione del Melodeath, dal fine degli anni 90 si sono via via succedute band con più o meno successo con una discreta esplosione del fenomeno attorno al 2010 ed un tumulto di band venute a galla. Gli Hero's Fate fanno parte appunto dell'ondata di band 2009/2010 e si sente da una impostazione molto poco Swedish, moderna ed americana con uno sguardo rivolto al lavoro fatto da As I Lay Dying, Before The Dawn, Dawn of Solace ecc. Qui però niente Clean vocals ma si alle orchestrazioni, belle ma mai invadenti, giuste quando servono, grande rispetto per la scelta dei suoni che finalmente valorizza il lavoro senza farlo sembrare frivolo, tanto per capirci : niente riff ritmici banali con sopra 3 note di piano ripetute.
Human Tides: Black Light Inception è un disco complesso e difficile da assimilare ma nella sua ora di musica ti propone roba di alta classe e la voglia di ascoltarlo sale sopratutto perchè ogni tanto ci stanno quelle perle come Dead Waters e Masks che ti riempono l'animo di gioia. Inizia con la super Hit Blood Will Never Run Dry e finisce con la super melensa e malinconica Tranquility, una delle migliori del lavoro.
12 tracce scritte per essere scritte e non buttate la, complete ed essenziali ai fini del cd, nessun riempitivo. Ampi spazi di riflessione vengono posti sia nelle canzoni che tra di loro, molte digressioni ed inserti fanno da sfondo e da cornice ad un cd che si incazza veramente poche volte e che tende a tenere un profilo basso e struggente per colpire sui fianchi e levare il fiato per poi mettere su un Uppercut come Dawn Of The Black Light nel finale che ti fa definitivamente andare in KO. Un cd praticamente senza difetti, perfetto, non innovativo ma suonato come cristo comanda, scritto con tante idee e passione, personale ma devoto, insomma, per ora è il cd Melodic Death Metal dell'anno.



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