Alternativamente al Metal Pt.3 - NITRO/DANGER


Una premessa: in questa mia rubrica periodica in linea di massima ho deciso di scrivere di album che mi hanno colpito positivamente,proprio perché voglio supportare anche con le mie recensioni la musica fatta con sentimento,non solo per i soldi,non solo che si limiti al  ‘’cantare’’,ma che parli,accolga,rassicuri in ogni momento l’ascoltatore. Per questo,nel mio periodico spazio,parlo di determinati dischi in maniera più che lodevole,non volendo recensire album realizzati con il solo scopo di riempirsi le tasche. L’ho fatto con ‘’Ministero Dell’Inferno’’,l’ho fatto con il ‘’Machete Mixtape pt.II’’. E’ giunto il momento di farlo con ‘’Danger’’ di Nitro.
Rapper esordiente dalle incredibili capacità,già incontrato in più occasioni nel ‘’Machete Mixtape pt.II’’,è diventato in poco tempo il beniamino della Machete Crew e forse il preferito di tutto il gruppo per la critica,secondo solo a Salmo. ‘’Danger’’ è aggressivo,oscuro,con versi che si trasformano in coltelli,presenta basi perfettamente amalgamate con le parole,a cui viene dato un peso ben calibrato e che dimostrano essere il prodotto di un’impegnativa ricerca,senza alcuna ripetitività nelle rime,sorprendente a dir poco. E’ il disco di un artista,se pur giovanissimo,veramente tanto incazzato: nella prima traccia (‘’0’’),vengono fin da subito a galla tutti i drammi che possono colpire chi viene messo da parte,chi è considerato  l’eterno secondo,chi viene visto come una nullità,uno 0 per l’appunto. Dopo una lista quasi infinita di tutti i soprusi che la gente sopracitata ha sempre subìto,identificatasi nella suddetta canzone nella figura di Nitro,il rapper arriva a sfatare tutto ciò con l’ultimo verso,permettendo così a lui e a tutte le persone come lui di riprendersi tutto ciò che gli è dovuto,che gli è stato tolto,ottenendo la rivincita (‘’Ma ricorda che lo 0 viene prima del numero 1’’). Si continua in questa sorta di semi-concept in ‘’Back Again’’ e la title-track,entrambe dure,a partire dalla base,inizio esplosivo,insieme a ‘’0’’, di un album di debutto veramente stupendo. Uno dei tanti punti di forza di Nitro sono senza dubbio le basi,in un crescendo di rozzaggine e di sound aggressivi fino ad arrivare al culmine,l’ultima canzone,’’Mr.Anderson’’,dove la collaborazione con Belzebass si realizza nel dubstep più pesante e grezzo. Non ho molto tempo,quindi metto in risalto da qui in avanti le canzoni che mi hanno maggiormente toccato: la sesta si chiama ‘’Margot’’ ed è in uno stretto nesso logico con la decima,’’Without You’’,vista la tematica comune,ovvero un amore non corrisposto,che anzi viene mascherato da atteggiamenti frivoli nella parte femminile,nell’apparenza gentili,ma funzionali solo a sfruttare il più possibile chi è entrato fra le grazie della suddetta femme fatale (e di stronze così in giro se ne incontrano spesso,credete). Ma forse la canzone che maggiormente mi ha toccato,oltre a ‘’0’’,’’Back Again’’ e ‘’Danger’’ è senza dubbio ‘’Storia Di Un Presunto Artista’’. La canzone parla del rapporto che Nitro ha con l’amante più sadica,più cattiva,ma al contempo anche più dolce e rassicurante del Mondo: la musica. In quanto musicista mi sono sentito protagonista di ogni singolo verso espresso dal rapper,ed ogni parola,ogni metafora mi ha toccato così nel profondo che alla fine della canzone mi sono trovato con le lacrime agli occhi,quasi incredulo che qualcuno sia riuscito ad esprimere gli stessi sentimenti che provo io. Spero vivamente che fra i vari lettori ci siano dei musicisti: ecco,a voi consiglio vivamente di andare a cercare il testo di questa canzone e a leggerlo con calma,magari anche confrontando il vostro rapporto con la musica stessa. A tutti gli altri invece consiglio vivamente di comprare questo disco,supportate Nitro,supportate la musica fatta con sudore,sangue,impegno. Supportate la musica fatta da musicisti,da chi si sente realizzato quando vede sotto il palco la gente che canta i suoi testi,quando vede che si crea un pogo o quando all’unisono tutti saltano emozionati.. O anche solo da chi si sente realizzato ogni volta che impugna il proprio strumento,convinto di quanto possa essere importante per lui.
                                                                                                                                        
                                                                                                                                         Lorenzo Allegri,’’Frozt’’

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