Recensori criminali

Qualora trovaste una recensione senza un voto numerico lo scopo di essa sarebbe quella di tracciare in modo chiaro e dettagliato le cose che nel cd vanno e non vanno per far capire su che piano sta esso.
Nel momento in cui non esistono scale è essenziale rapportare il tutto ad aggettivi, espressioni, metafore, confronti che sappiano dare una misura al cd perchè recensire significa VALUTARE e non narrare un cd così a cazzo di cane, parlare del cd. No. Recensire non significa parlare dei cd.

"Destabilizzanti e articolati, i romani FLESHGOD APOCALYPSE sono, l'unico ottimo esempio di Symphonic / Technical Death Metal della nostra nazione. Le loro composizioni sono sorrette da scenari apocalittici incredibili. Oggi, i cinque capitolini fanno ritorno con il nuovissimo "Labyrinth", termine che deriva dal greco labýrinthos (λαβύρινθος), utilizzato nella mitologia per indicare il labirinto di Cnosso. Significherebbe, quindi, "palazzo dell'ascia labrys". Qualcosa di antico, una visione complessa, che potrebbe anche identificare le difficoltà della nostra esistenza, un reticolato in cui le uniche due possibilità sono di giungere alla meta o di ritrovarsi al punto di partenza, cioè all'entrata. L'idea centrale del titolo permette di mettere bene a fuoco i concetti del disco. Penso sia importante avere una realtà estrema come questa sul suolo italico, visto l'attuale periodo di confusione e caos nell'underground. Fanno leva sulla sola 'musica' per rendere veritieri e rilevanti tutti i concetti alla base del progetto. La storia dei Fleshgod Apocalypse ha tracciato solchi profondi, mediante lavori assolutamente credibili come "Oracles" del 2009 e "Agony" uscito nel 2011 (ci tengo a precisare che l'ultimo "Labyrinth" è il secondo pubblicato dalla tedesca Nuclear Blast). Sfruttando di volta in volta diverse metafore evocate dal proprio immaginario, questi ragazzi hanno raggiunto livelli altissimi, materializzati su opere 'teatrali' davvero devastanti ed evocative. "Labyrinth" si nutre del proprio siero per indagare sulla capacità dell'essere umano di controllare l'esistenza all'interno del labirinto (su citato). I nostrani Fleshgod Apocalypse potrebbero essere visti come un tributo a moltissime formazioni metal (passate / attuali) ma nello stesso tempo questo pensiero diretto viene spazzato via dalla furia inedita delle note stesse. I riff di chitarra e la sezione ritmica claustrofobica giocano nuovamente un ruolo importante all'interno del songwriting della band, collegandosi perfettamente alle allucinate linee / metriche vocali. Perseverare e fare del proprio genere musicale un punto di partenza positivo da cui andare avanti. Lasciarsi travolgere dalla negatività per dare linfa alla creatività. I Fleshgod Apocalypse guardano sempre oltre per espellere i demoni interiori. Così, un'altro passo è stato fatto. IN SAECULA SAECULORUM."

Qualora come in questo caso manchino punti di riferimento, concetti, valutazioni, si tratta solo di narrare una storia, raccontare un cd e qualche volta nemmeno descriverlo, descrivere le proprie sensazioni, l'immaginario senza andare minimamente nel concreto.

Mettere un voto non è un via breve al rinunciare alla descrizione, anzi, l'aggiunta di un voto calibrato al significato, alle parole, alla descrizione rende benissimo l'idea del valore su scala, rapportato al genere e ai cd prima. Il recensore DEVE esprimere un parare negativo o meno che sia ed accompagnarlo con una valutazione che sia essa una parola od un voto numerico. Qualora vi capitino recensioni come quella sopra, scritte divinamente, poetiche, che ti fanno capire com'è il cd, di classe oserei dire ma che non dicono UN CAZZO di quello che va bene, quello che non va bene. Non dice niente nemmeno delle tracce e, alto là, il track by track è più dispersivo di un resoconto generale ma non puoi far finta che tutte le tracce siano UGUALI. Il lettore alla fine ha letto una bellissima narrazione ma il recensore non ha recensito nulla, nella prima metà e poco più ha descritto la band ed il concept del cd (giustissimo) ma non ha accompagnato nessuna sentenza di giudizio al testo.

Una recensione così http://fearxes.altervista.org/recensioni/generalsurgery2.htm se pur scarna, grind, profana e del tutto bypassabile è invece 1000 volte più chiara e decisa della recensione sopra.

Poi ,io ragazzi ho 20anni, lo faccio per divertimento e come passatempo e non dico di essere il recensore perfetto ma mi sale la criminalità quando si viene "insultati" da gente che poi scrive certi "testi" come recensioni. I poeti facciano i poeti, i recensori facciano i recensori. Poi oh, dico sempre che se MetalSucks, Metalitalia e tutti questi siti "big" usano valutazione numeriche, un motivo, sotto sotto ci sarà, giusto per VALUTARE.



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