Intervista agli Ufomammut




D: Attualmente siete uno dei gruppi metal italiani più in vista come vi sentite a riguardo?
Urlo: Bene, grazie.

D: Com'è stato l'approdo con la Neurot Records?
Urlo: Steve Von Till ci ha contattati dopo aver ascoltato EVE.

D: Dove avete registrato il vostro ultimo disco ORO?
Urlo: Nel salone della Società di Mutuo Soccorso di Sarezzano, paesino vicino a casa nostra. Abbiamo registrato con Lorenzo Stecconi e ci siamo divertiti assai.

D: Come mai questa scelta?
Urlo: Il salone ha un riverbero naturale molto interessante. In più siamo pigri. E col caro banzina viaggiare costa.


D: Potete spiegarci cosa sta alla base del concept di ORO?
Urlo: Oro esplora la conoscenza e il suo potere, la forza magica che la mente umana é in grado di controllare per acquisire ogni particella del mondo che ci circonda, Oro ė il processo alchemico per trasformare le paure dell'uomo in pura essenza, in oro.

D: Siccome siete un gruppo strumentale come vi è venuto in mente di fare un concept album? Di solito chi fa questa scelta è anche perché vuole legare le tematiche delle canzoni mediante i testi, invece com'è che l'ascoltatore deve avere la chiave di lettura di ORO?
Urlo: Non siamo MAI stati un gruppo strumentale e non credo che questo sia un concept album. Siamo un gruppo con cantati e abbiamo scritto un testo che lega tutto il pezzo...


D: Come mai la decisione di pubblicarlo in due parti a qualche mese di distanza?

Urlo: Oro é un lungo lavoro della durata di 93 minuti, suddiviso in 10 movimenti. Non ci piacciono i doppi cd, troppo lunghi, non ci si concentra su entrambi. Meglio dare tempo all'ascoltatore di assimilare.

D: Un paio di domande sull'artwork: a vederlo mi sembra vagamente in stile Liberty, mi confermate che avete avuto questa ispirazione nel farlo oppure sono totalmente fuoristrada? Se sì come mai questa scelta? Tra l'altro curiosamente in parte mi ricorda quello di Tragic Idol dei Paradise Lost che è uscito proprio nello stesso periodo della prima parte di ORO, c'è qualche connessione?

Urlo: Poia ed io siamo due dei tre Malleus. Da anni realizziamo poster in serigrafia e copertine di dischi. Abbiamo sempre curato le nostre grafiche e il nostro stile viene definito “Dark Nouveau”. La copertina dei Paradise Lost mi piace.



D: Un paio di domande più generali: che ne pensate del metal italiano? Avete dei gruppi italiani che ritenete vi abbiano ispirato, sennò in generale quali sono le vostre fonti di ispirazione?

Urlo: Conosco poco del Metal italiano. Che poi bisogna capire cosa si intende con metal... mi piacciono i gruppi che produciamo con la nostra label (come Malleus) che si chiama Supernatural Cat. Quindi: Morkobot, Ovo e soprattutto Incoming Cerebral Overdrive il cui ultimo lavoro è strepitoso. Poi mi piacciono molto i The Secret. Le fonti di ispirazioni sono tante, non solo nel mondo della musica.

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