Parkway Drive - Atlas



Label : Epitath Records
Year : 2012
Genere: Metalcore/ Post Hardore
Sentence : [8.0]

I Parkway Drive sono una di quelle band che una volta conosciute, difficilmente vengono dimenticate.
Il quintetto Australiano infatti, mantiene alta la bandiera del metalcore anno dopo anno grazie a tour feroci, con esibizioni live per "veri uomini da pit"!
Dopo l'enorme successo di "Deep Blue", la band torna all'attacco con il nuovo "Atlas", album sul filone del suo predecessore, ma con qualche sfumatura "melodica" in più, sfociando quasi nel posthc in certi passaggi.
Si inizia con "Sparks", intro acustica leggermente malinconica, che ben ci prepara all'inizio del disco, poichè dopo il primo minuto e mezzo, il nostro Winston Mcall si scatena in una parte vocale degna del miglior Randy Blithe.
Terminata l'intro ci troviamo avanti "Old Ghosts/New Regrets", il cui inizio fa un po' spaventare, per le sonorità che riconducono parecchio a "Unrest", seconda traccia dell'album precedente, spaventando l'ascoltatore e inducendolo a pensare che "Atlas" sia solo un clone di "Deep Blue".
Ma appena terminata la seconda traccia, ci si tuffa letteralmente in questo spettacolare e malvagissimo album.
Il primo singolo estratto dall'album, "Dark Days" è la rappresentazione perfetta di come dovrebbe essere un pezzo metalcore: riff taglienti, un lavoro di batteria assurdo, un breakdown spezzacollo e... uno dei ritornelli più coatti della storia!
Segue subito "The River", in cui scopriamo un lato più dolce della band, infatti avrebbe un po' l'aria di un pezzo post hc se non fosse per l'oscuro e malvagio growl del nostro caro Winston.
Il resto dell'album scorre senza intoppi, fino alla finale "Snake Oil And Holy Water", pezzo spettacolare che sembra quasi uscito da un album dei "Carcass" in certi passaggi, grazie al furioso blast beat e ai riff di chitarra in tremolo picking! Non potevano scegliere pezzo migliore per chiudere l'album!
In conclusione, un album da ascoltare, avere, esporre e amare.
Chi già conosce i Park resterà soddisfatto, chi ancora no... si affretti ad accaparrarsi Atlas (e tutto il resto della loro discografia)!!!
[Albero Musso]



0 commenti:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...