Year : 2013
Genre : Post Metal, Industrial, Post Hardcore
Record Label : Indie Recordings
Sounds Like : Cult of Luna
Reviewed by : Edoardo
Sentence : Ne è valsa la pena...
5 anni, tanto si è dovuto attendere per il nuovo parto dei Cult of Luna, di mezzo ci avevano lasciato 3 DVD e un milione di imitatori ma l'originale lo sappiamo tutti come è.
Gli Svedesi non sono minimalisti quando fanno una cosa la fanno in grande e l'ora e 10 di questo Vertikal la si sente tutta, pesa tutta sulle proprie spalle e non passa un secondo che non faccia respirare aria densa e fredda. Vertikal suona più simile a Far Beyond che a Eternal Kingdom, più ruvido e scosceso, più cambi repentini e una maggiore attenzione all'industrial.
Vertikal fa ritornare, scusate il gioco di parole, al vertice i nostri, forti anche di un semi flop come quello dei Neurosis che stanno un poco perdendo colpi, i Cult of Luna hanno preferito aspettare perchè non si possono permettere come i loro cugini americani di scrivere materiale anche quando non si ha nient'altro da dire, forse sta qui la vera differenza trai gruppi.
Ancora una volta la ridondanza fa da sfondo ad un gioco di effetti sempre perfetto e magistralmente orchestrato, gli intrecci ritmici sono come sempre intelligenti e mai scontati, le trame di Synchronicity (un nome una garanzia) trasportano in lidi cibernetici e futuristici grazie agli elementi sopra descritti e con un pizzico di abilità narrativa da parte di Rydberg riesce pure ad offendere nelle sue parti più acide, da notare come una delle tracce più articolate.
Se vogliamo però parlare di complessità, se vogliamo parlare di un traccia che nessun'altro sarebbe in grado di scrivere, quella è senza dubbio Vicarious Redemption, 19 minuti di folgorante ingegno musicale. Il monolite è una delle opere più affascinanti della loro discografia, complesso ed articolato si immerge un paio di volte in digressioni quasi del tutto ambient salvo poi ritornare con fame insaziabile ad opprimere l'ascolto con una vagonata di lente e calibrate note. L'espressività del brano vale l'intero cd.
Ovviamente il singolone I, The Weapon è posto in apertura e fa fare subito bella figura al cd, cd che mostra anche un lato più soft in Mute Departure, a mio parere l'altro singolo di questo cd con una buona scelta melodica che rende scorrevole l'ascolto nonostante gli 8 minuti. Perfetto a mio giudizio l'uso breve ma inteso di un parlato narrativo che aiuta a distendere i nervi e rende ancora più pesante ed infinito il baratro seguente, un brano da incorniciare.
Non vi voglio tediare ancora con la descrizione delle altre tracce ma spero che il messaggio chiave sia passato, questo cd è una bomba, da riascoltare sino alla nevrosi. Quando si ha qualcosa da dire i Cult of Luna lo dicono, un passo in avanti con più di un occhio al passato.
Mark : 8.5/10
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