Year: 2012
Genre: Metalcore/Hardcore
Record Label: Artery Recordings
Sounds like: Bring Me The Horizon (Suicide Season), The Ghost Inside
Reviewed by: Alberto Orbi
Sentence: Open your close Mind
L’Australia è diventata ormai una delle fucine di Hardcore/Metalcore più influenti del mondo.Basti pensare a band del calibro di The Amity Affliction o anche dei Parkway Drive. L’ingresso dei Buried in Verona nella “Hall of Fame” del ‘Core australiano non è ancora ultimato anche perché questo “Notorious” è un album che si distacca molto dal precedente “Saturday Night Sever” dove i BIV presentavano uno stile di metalcore molto massiccio in stile Miss May I, che in molti casi approdava quasi al Deathcore. Il cambio di genere è stato causato anche dai recenti cambi di Line-up e i nuovi membri hanno portato nuove influenze nella band. L’album è ben strutturato e variegato e come ogni album Metalcore/HC che si rispetti, si apre con un brano dirompente ovvero “I Am Hate” in cui si avverte il netto cambio di stile da parte della band di Sidney. Successivamente si passa a canzoni come “Four Years” dove troviamo uno di quei tipici ritornelli che ti entrano in testa dopo un solo ascolto. Addentrandoci dentro il disco ci imbattiamo in “Lionheart” che è una sorta di calmiere. Inoltre consiglio a tutti di leggere il testo di questa canzone, che a me ha colpito particolarmente. Ma i Buried in Verona non si concedono troppo tempo per le smancerie e ripartono alla carica con una bella sferzata di Hardcore offerta dal brano “Couldn’t give 34 fucks”. Il resto del disco scorre piuttosto bene, senza troppe banalità e con melodie ben definite. Degna di nota è l’ottava traccia del CD ovvero “Perceptions” che è una delle canzoni che più ho apprezzato di “Notorious”. Facendo un punto della situazione direi che l’idee sviluppate dalla nuova formazione dei BIV sono ottime. Riprendono diverse influenze per offrire dischi freschi che cercano di non annoiare bensì far divertire l’ascoltatore. Dopo questa uscita attendo con ansia un nuovo Full-Length per vedere quanta voglia ci sia di far buona musica da parte dei Buried in Verona, sperando che questa line-up rimanga stabile almeno per un po’!
Mark: 7.5/10
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