Label : Listenable Records
Year : 2012
Genre : Technical Death Metal
Sentence : Wind of Perfection [8.0]
C'è aria di Masterpiece nella testa dei Gorod. Essi arrivano al quarto capitolo discografico forti di una maturità nel song writing giunta a limiti estremi. La band destreggia sapientemente l'uso dei Brackdown e delle evoluzioni più Jazz-oriented e calibra bene anche i passaggi in clean vocals. La dinamicità proposta dal nuovo singer è impressionante, si sa giostrare tra mille soluzioni in growl, gutturale, clean ecc. Di dinamicità la band si è sempre intesa, ancora una volta il carattere progressivo non viene nascosto ma ben si accentuato aumentando il coefficiente tecnico-esecutivo in molti frangenti con suite del tutto jammate e dal carattere puramente Jazz.
Pascal riesce a dare una nuova forma al suo guitar-style con una mescolanza ancora più graduata e perfetta di Atheist e modern metal tale che vien logico dire che se gli Atheist fossero nati nel 2005 sarebbero probabilmente i Gorod. Nessuna violenza tanto per essere Death Metal, il mid tempo è la chiave di volta di un lavoro che lavora benissimo su ritmi medio-alti ma mai troppo sull'acceleratore dimostrando in Carved In The Wind il loro apice compositivo di sempre.
8 tracce, 8 hit, un cd senza difetti ma che potrebbe significare solo uno stato di transizione verso un vero capolavoro, non che non lo sia questo A Perfect Absolution ma mi pare logico pensare che possano fare ancora di meglio Mi rendo conto che la sperimentazione non è mai vista di buon occhio e ci vuole tempo per comprenderla (chi ha detto Spheres dei Pestilence?).
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