Io non amo esaltare la scena italiana. Per meritocrazia credo che solo il top del top meriti la giusta attenzione, tutte le altre band che sono cloni di o pessimi interpreti di... per me posso rimanere nell'oblio.
Detto questo trovo con sconcertante facilità in questo 2012 cd italiani di ottima fattura, già dal 2011 avevo intravisto bei segnali ma non mi aspettavo un esplosione di questo calibro.
Sunpocrisy, Hideous Divinity, Buffalo Grillz e The End of Six Thousand Years sono alcuni dei nomi hot di questa prima metà 2012 che a dirla tutta ancora non si è conclusa. Che questo sia l'anno dell'Italia non ci metterei la mano sul fuoco però devo constatare un numero elevato di lavori di ottima qualità. Fomento, Antropofagus ed altri erano già attivi e noti ma alcuni dei nomi sopra, in primis i Sunpocrisy hanno un bagaglio strettamente underground. Questo fa pensare ad una nuova Primavera del Metal italiano e ad un momento di prolificità che durerà per anni e non mesi. Il terreno è fertile e spuntano come funghi buoni nomi, anche da livello internazionale, se c'è una cosa che non va in recessione è il Metal, strano a dirsi.
Già ampiamente rispettati nel Death Metal ci stiamo facendo prepotentemente avanti anche nel campo del Post Metal e del Grind (Jesus Ain't in Poland tra i tanti).
Avanti così.
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