Label : Relapse Records
Year : 2012
Genre : Progressive Sludge
Sentence : Yellow Submarine [8.5]
Ritengo inopportuno recensire i due lavori insieme perchè escono in un solo formato ma in cd differenti, sono due opere diverse con titoli diversi accomunate soltanto dalla data uscita e dal pacchetto che li contiene.
La band ha definitivamente sciolto ogni nodo sui detrattore del "sono uguali ai Mastodon" mettendo in piedi con il Blue Record una macchina praticamente perfetta lanciando perle del valore di A Horse Called Golgotha e Jake Leg, col senno di poi vien da dire che sono i Mastodon che si sono accomodati alla formula dei Baroness con un The Hunter fortemente caratterizzato da Sludge e Prog 70's. Quindi in questa parte Gialla troviamo sempre più Prog e Sludge e molto meno Southern, più dediti al candore dei ritmi blandi e degli assalti 70's che al vero e proprio mecenatismo tributario alla Rays On Pinion.
Sea Lungs è un perfetto esempio della evoluzione intrapresa dai Georgiani che sempre accomodanti con l'ugola del buon John Baizley riescono ad inserire con buona maestria synth ed effettistica tipica del prog 70's. Il cd apre con un duo da bomba atomica, Take My Bones Away e March to the Sea, i due primi singoli, sono un vero tiro assassino da mettere come apripista dopo l'intro, catturano, bellissimi, non un solo secondo di musica sprecato. Dopo di ciò troviamo un poco di affaticamento dovuto al fattodi voler un po troppo cercare la soluzione dilatata e atmosferica, Little Things e Twinkler non mantengono altissimi gli standard ma si fanno ascoltare.
Cocainium rialza l'asticella dell'attenzione con delle ottime suite, super il finale che come l'inizio da una scarica di energia non indifferente. Back Where I Belong si fa notare per dei bellissimi passaggi acustici e una parte solista mozzafiato, Sea Lungs come già citata è una canzone che incorpora come la successiva Eula tutto l'alone 70's possibile dove i Synth sono i veri padroni della scena.
CD da applausi a scena aperta, ovazione e bis, il cd si fa ascoltare e regala attimi di grande classe, picchi di genialità e gusto nella scelta melodica. Pochissimi lavori possono dirsi oggi come oggi al pari di questo Yellow per ispirazione e capacità interpretativa, commozione istantanea per la bellezza di certi passaggi.
Baizley genio indiscusso della scena non che artista di primo piano anche nel settore grafico (gli artwork sono tutti suoi).
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