Label : Wallace Records
Year : 2012
Genre : Avant-Garde Metal
Sentence : Symphony of Destruction [7.5]
Nicola Manzan nel 2005 mette in piedi il progetto solista denominato Bologna Violenta. Il progetto in questione vede il parto terzo nel gennaio di quest'anno con il qua presente Utopie e piccole soddisfazioni.
"Nessuna citazione da film in questo nuovo album, dove è la musica a farla da padrone, e solo poche parole a sottolineare che dietro alle grandi utopie che muovono il mondo, sono le piccole soddisfazioni a rendere migliore la nostra vita."
I 21 pezzi del lavoro presentano una vasta gamma di influenze e quindi di soluzioni, più orchestrali e potenti, Finale - con rassegnazione, ed altre che mettono insieme Metal,Noise e qualche sentimento un po nichilista alla Cripple Bastards, Sangue in bocca, Piccole soddisfazioni,Mi fai schifo.
Ma il maggior pregio di questo lavoro è proprio la musica classica, le parti orchestrali, perfettamente dentro un concetto potente ed onirico che richiama cori e sezioni più Sci-Fi, dove anche i riff più -core trovano un senso ed uno sbocco che non è necessariamente violento ma sempre potente, incalzato spesso da una batteria schizofrenica e martellante.
In effetti è un po una bestemmia definire questo Metal nonostante l'influenza ci sia (Costruirò un castello per lei ha qualche richiamo ai Septic Flesh tra sinfonia e batteria). Nel contesto generale sono minuzie, forse è la batteria quella a dare l'accento più metal al lavoro grazie a qualche galoppata e trovata Grindcore.
Nel complessivo il lavoro di Nicola risulta fortemente personale ma sopratutto originale nel contesto nazionale. I 30 minuti del lavoro sono abbastanza per riuscire ad apprezzare ognuno dei brani anche se dato il gusto nello scegliere le melodie mi aspetterei lavori più complessi in futuro e non solo smitragliate da 40 secondi.
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