Anaal Nathrakh - Vanitas



Label: Candlelight Records
Year: 2012
Genre: black metal/grindcore
Sentence: [7.5]

Gli Anaal Nathrakh si sono rivelati in grado di proporre musica di alta qualità con encomiabile costanza per quasi 15 anni di carriera. La loro capacità di plasmare uno stile inconfondibile mi ha subito colpito, il loro apocalittico estremismo sonoro ha fatto il resto. Dischi come "The Codex Necro", "Eschaton" e "Hell Is Empty And All The Devils Are Here" sono autentiche chicche. A tali considerazioni ne va aggiunta anche un'altra: come ogni gruppo in gamba che si rispetti, gli Anaal Nathrakh hanno proposto musica in continuo mutamento pur mantenendo lo stile che li ha resi unici. "Vanitas" è l'ultimo passo di questo cammino di evoluzione e fin dal primo ascolto si presenta Anaal Nathrakh al 100%. Gli elementi che lo rendono tale ci sono tutti: il mitragliante assalto batteristico, il tagliente lavoro chitarristico di Mick Kenney, la performance canora estrema e rabbiosa di Dave Hunt, l'atmosfera plumbea ed opprimente. "Vanitas" è però anche l'evidente continuazione del percorso già intrapreso con il precedente "Passion", dal quale riprende la massiccia presenza della melodia e la minore incisività di quella freddezza e di quella inumanità cui i nostri ci avevano abituati. Ammetto che in un primo tempo le soluzioni derivate da un simile approccio, più melodico e lineare e meno cacofonico e distruttivo, mi avevano lasciato perplesso. Fortunatamente i ripetuti ascolti hanno fugato ogni dubbio: "Vanitas" è un disco di livello da una band non ha ancora partorito (e dubito fortemente che lo farà mai!) qualcosa di brutto e resta assolutamente consigliato ai suoi fan. Promossi con sommo piacere!
[Matteo Ciani]



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