Arkaik - Metamorphignition


Label : Unique Leader Records
Year : 2012
Genre : Technical Brutal Death Metal
Sentence : Craig Peters is the new Messiah [8.5]

L'anno scorso è stato un anno di magra general nel metal ma nel campo estremo si è sentita la mancanza di una release fondamentale, benissimo Fleshgod Apocalypse e Origin, i migliori in assoluto, ma mancavano quegli album storici che il 2012 ci ha saputo dare. I Re del Techno Death, gli Spawn of Possession, i Signori del Progressive Death, i The Faceless ed ora tra noi i nuovi re del Brutal, gli Arkaik.
Come Padre, Figlio e Spirito santo queste 3 band hanno segnato quest'anno la storia della musica estrema con 3 lavori che andranno a finire negli annali dei Best of, tra 10 anni qualcuno si ricorderà ancora di Autotheism e potrà dire "io c'ero". Stesso discorso per gli Arkaik, amante folle della loro musica dal passato cd (mixato ai 16th cellar studio di Roma) l'attesa per il nuovo asdjhasiudhasodi aka Metamorphignition era veramente alta.
Troviamo nella loro musica elementi degli ultimi Spawn of Possession e degli ultimi The Faceless, come l'unione di essi (manco a farlo apposta), come lo spirito santo, il Dio si è fatto uomo in terra ed è nato : Craig Peters, un chitarrista talmente talentuoso che il suo datore di lavoro, Erik Lindmark lo ha chiamato a lavorare con lui nella sua band prestandogli per il suo gruppo pure il bassista, dei Deeds of Flesh appunto, Ivan Munguia.
Stiamo parlando dei talenti più puri e cristallini della scena Technical Brutal Death Metal mondiale, ragazzi destinati a partorire capolavori, e se ne sentiva la puzza Reflections Within Dissonance.
Metamorphignition è un album estremamente vario e pieno di atmosfere spaziali e mistiche, raccoglie tutto un genere e lo estende alla modernità con stacchi e dissonanze, evoluzioni e breakdown. Un cd che può piacere sia ai fan dei Deeds of Flesh che dei The Faceless sia dei Black Dahlia Murder e Pathology.
La Unique Leader ci ha visto giusto e ha formato e plasmato la band più promettente in ambito estremo, quello che furono i Decapitated 10 anni fa per dire.
Un album in cui molti riconosceranno i grandi nomi ma che ad onor del merito sa fare meglio di tutti o quasi questa roba, i migliori nel genere, i più bravi ad interpretare il genere in chiave moderna, insomma, l'avanguardia.
Blade Grasp Priesthood, Sirens in Electric Veils Part 1 e Metamorphignition sono il top del cd, ma c'è chi darebbe un rene per scrivere anche solo l'intro di The Withered Hands of Mortality.
Non siamo davanti alla perfezione ma siamo appena atterrati nel territorio del capolavoro, un cd che in molti faranno fatica a scordarsi dopo averlo sentito.




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