Label : Lo-Fi Creature
Year : 2012
Genre : Black Metal/Hardcore
Sentence : The End of the Drunken Night [7.0]
Recensii In Goat We Trust per l'allora Metal Empire e mi ritrovai tra le mani uno dei migliori lavori Black 'n' Roll della scena Europea, roba che il caro TG Worrior si sogna di scrivere la notte. La proposta già da allora risultò personale e vincente con un bel misto dei nomi più In come Satyricon, Darkthrone nuova era e anche Entombed oserei dire ma con quel pizzico di Whiskey Ritual che mi fece dare un'ottima valutazione. Il cd in questione me lo ascolto tutt'ora e ne ricordo a memoria i ritornelli, capirete quindi come le pretese per questo lavoro siano altrettanto alte.
Narconomicon ci porta una band molto meno cazzona e Darkthrone oriented, più cupa nelle atmosfere, più attenta al riffing ed ai passaggi intrecciati degli strumenti. Maturati sul punto di vista tecnico compositivo in maniera non dico esponenziale ma evidente, il sapore Roll sparisce per affiorare un gusto Crust/Hardcore che non di meno colpisce l'ascoltatore. Questa volta però per assimilare certi refrain ci vogliono un paio di ascolti in più, manca quindi una Hit da classifica come One Million ma di ottimi brani è pieno il cd : Bootleg in a Bootleg, Fin du Siegle e The Forsaken Kings sono appunto trai migliori episodi di Narconomicon ma alla luce degli ascolti vien difficile selezionare un brano su tutti.
Un cd meno immediato e che a volte si appanna in certe atmosfere un po melmose, nel caso di Buccaneers e Legend of the Alley se si esclude il ritornello non c'è niente di veramente sopra la media, belle nel contesto generale del cd ma tolte dal loro involucro perdono di grinta, specialmente se messe a confronto con altre canzoni "meno Hit" (vabbè In Goat We Trust aveva 10 singoloni...) del passato cd come My Wind.
CD di transizione per i Whskey Ritual? Si mantengono su standard buoni ma ci hanno abituato ad esplosioni di maggiore entità quindi penso che tutti i fan, me compreso, aspetteranno il terzo capitolo per capire dove vogliono parare i nostri.
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