Year : 2013
Genre : Technical Death Metal
Record Label : Unique Leader Records
Sounds Like : Arkaik, The Zenith Passage
Reviewed by : Edoardo
Sentence : Portal to Perfection!
Partendo dal presupposto che tutti i loro cd sino a Of What's mi sono sempre stati indifferenti, cioè, belli, ma non è che se avevo voglia di Brutal andavo ad ascoltarmi i Deeds of Flesh. Avevano rielaborato in uno stile personale i Suffocation ma sempre Suffocation restavano. Comunque, Of What's è una vera rivoluzione, diventano per la prima volta una band definibile Technical Death. Spinti secondo me sotto la scia dei Decrepith Birth che in quel momento andavano molto. Poi il nostro Lindmark ebbe sotto contratto diverse realtà del tempo molto interessanti e secondo me rimase colpito ed impressionato dalla quantità di fan che generava quel genere così ostico e quasi cacofonico. Allora perchè non far diventare i Deeds of Flesh una macchina da guerra contro la concorrenza? Assoldato un certo Ernald Caspersen....niente? (Nel cd che secondo me ha reso di più di tutta la sua carriera) al basso la formazione si avvalse di quel nucleo essenziale in più che poteva permettere di erigere una band come i Deeds quasi come un terzetto di chitarre visto che il 50% della sezione solista se la spartivano basso e chitarra.
Il buio ed il baratro trattennero i DoF per anni e band come The Zenith Passage e Arkaik riuscirono ad emergere con materiale qualitativamente eccelso tanto che i figli più diretti di Of What's, gli Arkaik vennero messi sotto contratto da Linkmark e metà della line up del secondo cd Reflection Within Dissoance ora fa proprio parte dei Deeds, cioè, ingaggiati dal loro stesso capo. Ora il leader Craig Peters e Ivan Manguia sono in pianta stabile nella band.
Il Colpo degli Arkaik fu un duro colpo per Lindmark poichè vide che 2-3 anni dopo l'uscita di Of What's band generate su quello stile andarono alla grandissima, riuscirono a tirar fuori capolavori e i plausi dalla critica fioccarono.
Anni per meditare e capire che forse precedere troppo i tempi nella maggior parte dei casi genera isolamento nella scena, vuoi poi perchè segni nella tua etichetta band come gli Hour Of Penance, il lavoro e tutto, la famiglia, i tempi si dilatano in modo illimitato.
Portal To Canaan quindi è una naturale evoluzione dei Deeds Of Flesh? Secondo me la band è diventata molto più simile ai suoi "cloni" che a se stessa, questa deriva è data dal fatto che il genere per una vecchia mente come quella del loro Leader rimane spesso ancora su standard old school e per rinnovarsi ci vuole gente giovane. L'apporto degli Arkaik è evidente perchè i tapping funambolici di Xeno-Virus senza Peters difficile che sarebbero stati eseguiti poichè nella loro discografia non mi pare esistano tapping usati in modo ritmico. L'intermezzo orchestrale di è un'altra scelta singolare per il gruppo (Caelum Hirundines Terra / The Sky Swallows The Earth). Tutto questo cd suona in modo molto particolare, meno Deeds of Flesh di quanto ci si potesse aspettare ma estremamente potente, accattivante, esauriente. Alieni, bombardamenti ritmici, momenti sci fi inclusi dialoghi che sembrano provenire dal Cyber Spazio. Giuro su Dio che ogni cazzo di cd con queste qualità mi fa letteralmente venire. Il carattere a volte neomelodico di certe assoli, quasi evocativo, invece secondo me ricorda più che gli Arkaik i recentissimi e bravissimi The Zenith Passage che di alieni ci si intrappano il cervello. In più Lindmark in qualche momento riesce a metter su ritmiche vocali come una mitraglia il che ricordando ancorano una volta gli Zenith che di rappare sul Brutal se ne intendono. Insomma due mila nuovi motivi per amare i "nuovi" DoF.
Vuoi poi quel sapore marcatamente Brutal 90's che manca nelle band di oggi o altri fattori che non riesco a cogliere questo cd sembra un film sui marziani della seconda metà del 900 con grottesche navi spaziali, effetti speciali basilari, dialoghi ridotti all'osso e scene deliranti. Se le cose che sto dicendo ve lo fanno diventare duro sappiate che l'ascolto cd potrebbe essere dannoso per i vasi sanguigni dei paesi bassi.
A livello puramente musicale, d'ispirazione, le 8 tracce + intermezzo sono il numero sufficiente di brani per assaporare e capire, senza stufarsi, le nuove miracolanti idee poichè ogni fottuta canzone porta con se una decina di riff più armonizzazioni e menate varie, code, intermezzi, un vero bordello. Un concentrato di follia.
Che poi non sarebbero manco 8 poichè Orphans Of Sickness è ripresa da un vecchio cd.
Comunque nonostante il breve numero di tracce questo cd vince, vince e vince. Dimostrarsi quantomeno pari a gente che viene molti anni dopo di te e usa le tue cose per creare nuova musica che piace molto più della tua deve essere durissimo. Avvalendosi anche di stratagemmi quasi illegali come comprasi i migliori artisti del roster della sua etichetta (lui può) Lindmark e la macchina da guerra dei Deeds sono riusciti a mettersi al paro con un salto triplo carpiato con avvitamento ed entrata in acqua senza schizzi annientando qualunque maldicente del precedente Of What's ed alzando un dito medio contro la critica del tempo.
Mark : 8/10
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