Fear Factory - The Industrialist



Label : Candlelight Record
Year : 2012
Genre : Groove Metal/Industrial
Sentence : No Hoglan - No Party [4.5]

Avete presente nonno Simpson quando si addormenta a caso durante un discorso? Bene questa è la situazione che ho vissuto appena catapultato per la prima volta nel nuovo dei FF. Insieme alla noia c'era un disgusto che mi ha portato pure a pensare di mettere un bel 2.
L'ho ascoltato e riascoltato questo cd ma purtroppo non lievita più di tanto.
Milke Heller non è Hoglan ma porco schifo la sua presenza a volte è di quelle che ti fanno venire su la rabbia, batteria non solo finta ma anche piatta e priva di groove e di aggressività, l'elemento neutro della sottrazione.
Cazares? Vogliamo parlare dei pochi riff partoriti da Cazares ed essi per la maggiore pure brutti?
Per gli amanti dell'Industrial puro questo sarà un gran cd vista la massiccia presenza di synth, elemento di grande distinzione col passato lavoro.
A volte essi sono azzeccati e potenti (Disassemble) altre volte sono del tutto evitabili. Anche il terzetto iniziale che di solito dovrebbe dare una spinta al cd dopo vari ascolti non è nemmeno lontanamente paragonabile a quello di Mechanize.
Questo cd la vorrebbe buttare più sull'atmosfera ma quel che ne esce è un cd piatto e poco convincente sotto moltissimi punti di vista.
Bell mette su un buon arsenale di soluzioni ma esse finiscono nel ridicolo e pacchiano in breve tempo perdendo di mordente e di capacità attrattiva, blande e poco sentite.
Manca la presenza di un riff principale, mancano assoli che potrebbero dare una sterzata al cd, manca tutto.
Human Augmentation nei suoi 9 minuti non presenta un singolo riff o voce, solamente "ambient" e pensare che nel passato cd la finale Final Exit si presentava come un'ottima traccia da cui ripartire.Nei suoi 8 minuti esplorava diversi cambi che poi sono stati ripresi in questo lavoro ma se il prossimo riparte dall'ending track nemmeno inizia.
L'amara verità è che i Fear Factory a questo giro non sono ispirati e ne escono giusto un paio di canzoni vincenti (Depraved Mind Murder e Virus of Faith) da questo The Industrialist, finisce addirittura con 10 minuti di anticipo (Religion is Flawed Because... e Human Augmentation fanno ambient)
Non so con che altre parole dire che questo cd è una delusione pazzesca, almeno per me.



2 commenti:

Marco Valtriani said...

Qualche appunto: Heller non solo non è Hoglan, non è neanche il batterista di Industrialist. Le batterie sono sintetiche, programmate da Cazares e da John Sankey.
Inoltre, parlare di "assoli" e Fear Factory non ha semplicemente senso. In vent'anni, Olde-Wolbers in Transgression ha fatto mezzo, discutibile solo, e Cazares ne ha fatto uno, "ritmico", in Fear Campaign. Anzi, è una cifra stilistica dei FF il fatto di non fare assoli.

Come giudizio non concordo, almeno non del tutto, ma sono opinioni legittime...

Edoardo said...

riguardo a Heller ho scoperto la cosa dopo la recensione, quindi pecca mia. Riguardo gli assoli, visto l'esperimento di Fear Campaign appunto, mi aspettavo qualcosa di "innovativo", provare a spingere anche da quel versante. Ho scritto che mancano assoli che potrebbero dare slancio alle canzoni poichè molte parti sono attaccate con la colla ed altre intervallati da brevi passaggi "atmosferici" quindi non mi sarebbe dispiaciuto al posto di questi un assolo.

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