Soulfly - Enslaved


Label : Roadrunner Records
Year : 2012
Genre : Thrash/Groove Metal
Sentence : Nice job after all... [6.5]

Quando arrivi ad avere 2 progetti importanti e collabori saltuariamente come guest è naturale che arrivi ad un punto in cui le idee latitano o comunque non sai più dove andare a parare. Capita anche che hai 2-3 idee molto buone ma il resto lo devi farcire con idee un po prese da altri contesti (Plata O Plomo = Porrada). L'autocitazione è una forma molto in uso nel metal odierno specialmente per chi è all'attivo da 15 anni oramai.
I Soulfly cambiano line up e ci guadagnano in tecnica ma molto meno in inventiva,  Nunez non sarà mai stato una bestia ma sapeva cogliere benissimo certi aspetti tribali (qui quasi totalmente morti) e dare un bel groove alle canzoni (c'era lui dietro quel capolavoro di Prophecy). Anche Burns nonostante non fosse chissà chi il suo lo faceva bene, comunque, Rizzo e Cavalera gli danno ancora giù e un paio di buone canzoni saltano fuori , purtroppo è il contorno che lascia l'amaro in bocca. Riproporre sempre le stesse soluzioni non funziona più non c'è più l'estro creativo ed innovatore di Moses, non c'è più la convinzione dietro i Soulfly.
Alcuni cori risultano carini ma dopo l'ennesima canzone thrash/hardcore come American Steel mi viene il latte alle ginocchia, Chains è una tortura invece che un mid tempo e Legions annichilisce per la pochezza di idee e le sfumature Metalcore.
Grazie al cielo Plata o Plomo, World Scum, Intervention e Gladiator salvano il cd, d'altronde Max Cavalera non è il primo fesso che passa.




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