Label : Totalrust Music
Year : 2012
Genre : Post Black Metal/Doom/Darkwave
Sentence : I haven't the green inch [5.5]
Cagare fuori dal vaso è essenzialmente quanto fatto da The Botanist leader dell'omonima band.
Il precedente I: The Suicide Tree / II: A Rose from the Dead era un cd maturato con gli anni, uscito nella veste di doppio cd perchè c'era materiale per farlo. Il song writing era molto più fluido e le canzoni si attestavano verso i 2 minuti ,salvo rare eccezioni, non mancava l'ispirazione e i momenti melodici erano sempre molto presenti, ottimo l'uso dei Synth tra l'altro. Questo Doom in Bloom vede appunto una dilatazione delle strutture come il Doom prevede, esse hanno affossato il song writing portandolo su lidi poco digeribili e spesso noiosi. Doom i Bloom pecca di inesperienza alla fine dei conti, le idee ci sono ma sono troppo diluite nel contesto generale della canzone,di Amanita Virosa bastava prende i primi 2 minuti e mezzo invece che farla perdura per 8, nonostante alla fine sia una delle meno noiose si sente molto bene come lo scorrere delle idee sia progressivo verso la noia. 1 ora e 54 musica penso sia eccessiva per chiunque e The Botanist non fa niente per farla andare giù, la voglia di fare Doom si vede era impellente ma non capisco come si possa cambiare una formula così bella e personale come quella del passato doppio cd.
Comunque....la musica di The Botanist risulta sempre personale e affascinante, peculiare e ricca di lirica colte sulla botanica, termini scientifici e nomenclature latine, cosa che da bravo biologo apprezzo molto. La cosa che non mi convince è questa virata in meno di un anno verso un tripudio di lentezza e pachidermicità devastante.
0 commenti:
Post a Comment