Label : I, Voidhanger Records
Year : 2012
Genre : Death Metal
Sentence : They will save Death Metal [7.0]
Portal e Mitochondrion sembrano aver gettato le basi per nuovi canoni nel Death Metal. Questi canoni ovvero: muro di suono altisonante, sovrapposizione di voci, effetti ridondanti e psichedelici, chitarre opache e soffuse e batteria minimale si destano in perfetta maniera nel primo Full dei Ævangelist : De masticatione mortuorum in tumulis. Un po sulla scia degli Emptiness anche questo nuovo lavoro ci presenta una band che riesce a dare una sua visione del Death Metal più apocalittico e pachidermico, infernale e senza pietà.
Non è Black/Death Metal e non mi sento proprio di chiamarlo nemmeno Death/Doom Metal, è semplicemente un nuovo filone creato dalle band sopra citate.
De masticatione mortuorum in tumulis non è perfetto...anzi, però riesce nel tentativo di proporre qualcosa di poco sentito, non originale, ma poco sentito. Bisogna aspettare molto per esempio per scovare l'Hit, The Longevity of Second Death è una perla di maestria e follia, un titano incontrastabile in cui le due chitarre duettano in maniera elegante ed insana, le voci alternano e sovrappongono scream velenosi con growl cupi e neanderthaliani. Dopo un paio di incerte Death Illumination e Hierophant Disposal Facility (tra l'altro da 9 minuti ciascuna), non che Anno mortii : Gnostic Transcendental Heresy sia un capolavoro di bellezza, valida solo negli ultimi minuti, il cd si lancia finalmente nei suoi cavalli di battaglia con un trittico finale che vale l'ascolto del cd. Blood & Darkness non stupisce ma colpisce, quella che da la stoccata finale è Crematorium Angelicum, finalmente usano gli effetti non alla cazzo di cane, finalmente si destano dal sonno e riescono a creare atmosfera che si possa chiamare tale e non sia solo ronzio. Ridondante ma non noiosa, particolarissima, da ascoltare fino allo sfinimento nonostante la durata, una traccia veramente memorabile.
Insomma, si sente come il meglio sia stato lasciato alla fine, si sente una band con un grande potenziale ma che ha sbagliato circa metà cd (3 canzoni over 9 minuti) per cui non si può essere così clementi, cd validissimo ma che soffre di inesperienza, ma tant'è che ci accontentiamo, suvvia, non facciamo gli schizzinosi, se tutti i cd fossero di questo calibro il Death Metal sarebbe una cosa bellissima, peccato che campano ancora personaggi come Chris Barnes
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