Undersmile - Narwhal‏



Label : Future Noise Recordings
Year : 2012
Genre : Stoner/Sludge Doom Metal
Sentence : They won't make you smile [7+]

Ve li ricordate i Conan? Ve ne ho parlato un po' di tempo fa di loro e del loro Stoner Doom barbarico riassunto nello slogan "They crush things". Ecco, qua con gli Undersmile di cui intendo parlarvi oggi siamo quasi allo stesso livello e si ritorna dopo un po' di assenza a parlare di Stoner e Sludge con mia somma gioia. Provenienti sempre dall'Inghilterra, per la precisione da Oxford gli Undersmile sono un quartetto dal doppio cantante che presenta un barbarico stoner super downtuned e pieno di fuzz unito a qualche punta di aggressività sludge e a rallentamenti minimali. Notevole è la voce femminile, effettata come al solito, che da quel tocco particolare, incantanto come una sommessa cantilena anche se ogni tanto si arriva anche a tendere al cantato hardcore tipico dello Sludge, pur senza mai cederglisi completamente. Come già accennato gli Undersmile non si lasciano sfuggire anche passaggi più orientati verso il drone, imperniati su un minimalismo assoluto del riffing e della batteria tuttavia nei momenti più sludge ci sanno ben fare tenendo alto il loro muro sonoro. Notevole il lavoro di supporto del basso che risulta micidiale nei passaggi più possenti.
Questa opera prima Narwhal è certamente un buon lavoro, un disco sotto certi aspetti abbastanza complesso e di ascolto non facile. Infatti bisogna trovare un po' il modo di riuscire a seguire il gruppo attraverso le sue divagazioni minimaliste e lasciarsi guidare attraverso i brani quasi tutti lunghissimi per quasi 80 minuti. Milk il brano scelto per il video di promozione del disco è la canzone vera e propria più breve (gli altri passaggi brevi sono più dei bridge tra una canzone e l'altra) e dura circa sette minuti. Gli altri brani viaggiano tutti oltre i dieci minuti, ma se volete farvi una buona idea del sound del gruppo Milk va più che bene perché contiene tutti gli elementi essenziali: la lentezza esasperata, i fuzz roboanti e i riff più tendenti al doom classico. Diciamo che nell'attesa che esca un nuovo disco degli Electric Wizard la scena inglese dello Stoner Doom non ci sta facendo troppo rimpiangere la mancanza dei mostri sacri offrendoci questi nuovi gruppi che sono decisamente meritevoli di ascolto.
[Giorgio Gubbiotti]



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