Year : 2012
Genre : Death Metal
Record Label : Metal Blade Records
Sounds Like : Cannibal Corpse, Nile, Bloodbath
Reviewed By : Edoardo
Sentence : Questo è D.E.A.T.H M.E.T.A.L.
Porco dio e tutti e santi in compagnia, ci voleva tanto a suonare Death Metal?
Non è old school, non è roba Deathcore ne progressive, Death Metal al 100% con una produzione moderna e suona 2012. Sembra una cosa semplice ed invece sembra impossibile trovare band che si collochino spazialmente nell'anno in cui escono, sempre più le mode del passato e del passato recente prendono il sopravvento ma gli Aeon ci sono, sono salvi e ci hanno salvato.
Aeons Black è un tripudio di malvagità e blasfemia che nelle 15 tracce si toglie molte soddisfazioni e riesce a regalare una performance d'alta classe. Granitici come sempre, la band svedese riesce ancora una volta a radere al suolo molta della concorrenza forte della sua sicura padronanza del mezzo e oramai più di una decade di attività.
L'influenza dei Cannibal Corpse ( dal 1989 al 2012) risulta sempre l'arma migliore dei nostri, l'abilità nel riuscire a sfruttare certi trademark e un growl molto simile a quello di Fisher sono forse la cosa che più li avvicina al pubblico, questa volta però si è fatto un lavoro sulle chitarre eccezionale sia dal punto di vista studio che proprio esecutivo.
Le soluzioni e gli stili trovati hanno dell'incredibile, sembra che ripercorrano 25 anni di Death Metal in cd, una cosa quasi unica. Se The Glowing Hate sembra uscita da Nightmare Made Flesh, I Wish You Death invece pare venire diretta da Annihilation of the Wicked!
Blessed By the Priest idolatra quello è il concetto dei Cannibal Corpse per Groove, Nothing Left to Destroy invece quello che dei Suffocation.
Ce ne è per tutti, di cd così ne escono veramente pochi, ispirazione a palate e divertimento moltissimo, trovare un difetto in questa release se non una marcata personalità sembra impossibile, d'altronde la tale mescolanza di stili e la varietà impressionante di essi rende Aeons Black un cd che nonostante i 50 minuti (tanto per un album Death) si riascolta tante, tante, tante volte di seguito.
Una bomba.
Mark : 7.5/10
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