Ha senso? Si.
Fault Line si presenta come il nuovo estratto dall'imminente album estivo degli ABR. Leveler fu veramente una sorpresa in termini di canoni, spesso la critica dibatteva su una troppo ferrea ostinazione della band a ripetere i propri trademark all'infinito. Leveler mostrò una tecnica del tutto inaspettata (mai stati scarsi però, anzi, uno di quei gruppi che la tecnica non te la fa vedere ma c'è) che mise in evidenza sopratutto influenze stravaganti riguardanti la chitarra classica e il mondo latino-americano, con cow bells, delay proteso verso l'infinito, poche note, insomma molto Bluesy.
Fault line però chiarisce che gli ABR sono una band Metalcore e punto. Vicinissima ai canoni di Messanger ricorda in me moltissimo l'Hit Composure, per l'evolvere della canzone su giri molto blandi, poche pause, moltissimi Chorous, intro "solenne".
Come al solito Jake sfodera linee vocali e testi da oscar, premio nobel, cioè, qualche riconoscimento gli va dato per un esplosione di cd in cd di temi riguardanti la vita che nel metal vengono nel 99% dei casi affrontati con una superficialità disarmante.
Chitarre che non ti fanno pesare i breakdown, vanno giù di arpeggi, capriole, riff quasi da Trivium per l'incedere Thrash (1.43) ma sempre ABR al 100%. Poi vabbè c'è Matt Grenier alla batteria, cioè, nel corso dei cd abbiamo capito che nel Metalcore, come lui, nessuno. Unica nota stonata i cori molto forzati del bassista, che se tolti non avrebbero di fatto peggiorato la canzone ma messi così, come nel finale chorous, non sanno di un cazzo.
Se dovessi dare un voto a questa canzone sicuramente sarebbe alto ma preferisco astenermi, basti sapere che già so il testo a memoria...
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