Humanity's Last Breath - Humanity's Last Breath


Year:2013
Genre:Djent/Deathcore/Progressive
Record Label:RogueRecords America
Sounds Like:Vildhjarta,Ion Dissonance
Reviewed by:Francesco Tinella
Sentence:Heaviness is the way

Riguardo l’uscita dell’omonimo album degli Humanity’s Last Breath,la label della band,dichiara in maniera molto modesta:“Just gonna say this once:the new Humanity's Last Breath IS the best metal album that will come out this year.Don't believe me? Then LISTEN.
It is better than ANY album ANY mainstream band or major label act will put out.”
Beh,ho ascoltato e non è assolutamente il miglior album metal dell’anno,ma nemmeno l’album metal più brutto dell’anno.
Nati come una band Technical Deathcore,gli HLB hanno pubblicato 2 EP davvero niente male,che mi hanno fatto avvicinare parecchio alla band fino a desiderare con tanta ansia questo debut..Sapevo che il sound della band era stato radicalmente sostituito da un approccio molto djent ,groove e dissonante come quello adoperato dai Vildhjarta,la cui influenza si nota fin dalle prime tracce.La cosa non mi dispiacque affatto,in quanto amo i Vildhjarta ma,a dir la verità,ho provato un pò di dispiacere nel constatare che avevano abbandonato quell’ottimo deathcore che padroneggiavano.Ne è la prova la perfomance per la canzone “Righteous Death” del batterista Buster Odeholm,discepolo di Peter Wildoer,finita su Sickdrummermagazine.com.
Il disco,registrato in maniera completamente casereccia da  Buster,risulta letteralmente PESANTE.La produzione è nitidissima,curatissima e monolitica anche se,le chitarre,in qualche punto del disco mi sono sembrate come se fossero campionate…poi boh!
La formula musicale proposta della band,gira intorno a groove,breakdown,dissonanze e growl.Punto.Da premiare,c’è la fantasia di alcuni riff a dir poco tuonanti ma per il resto,fa capolino l’elemento che fa abbassare drasticamente il voto finale:la monotonia.
Infatti,se ad un primo ascolto,il disco potrebbe sembrare qualcosa di sensazionale,complice la produzione,i riff serratissimi ed  il groove perpetuo,dopo un ascolto attento,l’album,a tratti,fa sbadigliare.
Attendendo l’EP dei Vildhjarta,il debut degli Humanity’s Last Breath,è un ottimo antipasto da gustare sperando che in futuro,questa band dalle ottime potenzialità,possa stupire con un lavoro ugualmente pesante ma molto più dinamico.

MARK:7+

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