Krimh - Explore


Kerim Lechner detto Krimh si è fatto conoscere al grande pubblico come “erede” di Vitek,storico e immortale batterista dei Decapitated,scelto dal leader della band,Vogg,per dirigere l’arduo lavoro di batteria dell’altrettanto arduo e tanto atteso seguito di “Organic Allucinosis”.Fu cosi che arrivò “Carnival Is Forever”,massacrato dalla critica ma,che a me piacque moltissimo,non  ai livelli del precedente sia chiaro ma,sicuramente,di buona fattura.Una cosa sola non fu massacrata:il lavoro di Krimh dietro le pelli.Infatti,sebbene il ragazzo abbia riprodotto fedelmente alcune parti di batteria scritte da Vitek,per alcuni pezzi, Krimh ebbe un po’ di carta bianca per esprimere la sua creatività,cosa che gli riusci’ pienamente. Per quelli come me che conoscevano Krimh già da tempo grazie al suo profilo Youtube,non fu altro che una riconferma del grande talento di questo ragazzo austriaco.
Poi,nel settembre del 2012,arrivò una notizia che mi fece cadere dalla sedia: Krimh lascia i Decapitated.
I Decapitated avevano perso  l’erede di Vitek…tristezza a palate.Il ragazzo,comunque, aveva  già ben chiaro in mente il suo prossimo lavoro.
Quasi un anno dopo,infatti,Krimh annuncia di avere quasi terminato i lavori del suoi primo album solista “Explore” ,e lancia su Indiegogo una campagna di raccolta fondi per promuovere l’album che verrà in seguito rilasciato senza il controllo di alcuna etichetta discografica.Il traguardo viene raggiunto e superato e, il 26 settembre,”Explore” approda on-line.
Una sola parola può descrivere l’abum: spettacolare.Un lavoro strumentale colmo di tecnica,groove,personalità e grinta. Krimh,non si limita a curare il lavoro di batteria ma anche quello di ogni altro singolo strumento presente nel disco.Tutto,ma proprio tutto  di questo “Explore”,esclusa la produzione(al limite della perfezione,curata in collaborazione con un suo amico)è opera di Krimh. Il lavoro non si incentra completamente su una dimostrazione tecnica di batteria(a livelli stellari)ma anche da una notevole capacità e padronanza dell’uso della chitarra e del basso.E’ un disco diretto,senza nessun assolo arzigogolato ma di puro e sano esempio di metal moderno,con influenze Technical Death e Black,suonato in maniera impeccabile.Inutile dire quale traccia spicca sulle altre perché,l’intero lavoro,merita soltanto di essere apprezzato e lodato.Il  valore di questo disco è assolutamente soggettivo ma è imprescinbile il fatto che questo ragazzo ci sappia veramente fare creando un album strumentale,che sarebbe risultato ugualmente spettacolare anche se ci fossero state presenti delle vocals.Se volete sentire un disco senza prese per il culo,filler o roba del genere,,fate vostro “Explore” e tenete d’occhio questo ragazzo,perchè  in futuro sentirete parlare sicuramente di lui,e magari chissà,come batterista di una famosa band.

Year:2013
Genre: Metal/Technical Death/Instrumental
Record Label:Unsigned
Sounds Like:Decapitated
Reviewed by:Francesco Tinella
Mark:8.0/10



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