Label : Nuclear Blast
Year : 2012
Genre : Thrash Metal/Metalcore
Sentence : Boring [5.0]
Sylosis, band troppo presto etichettata come astro nascente del Metal UK nonostante le prove sotto Nuclear Blast pare non avere i valori necessari a pubblicare cd su una grande label. La preparazione tecnica del combo è realmente eccellente, tutti gli strumentisti si comportano in modo egregio e sfornando riffing anche di difficoltà sopra la media del Thrash.
Quello che i Sylosis continuano a non riuscire a fare è staccarsi dall'alone Metallica/Machine Head delle loro composizioni, troppo derivata pare ancora la prova anche a questo giro, troppo ancora c'è da imparare. Monolith si presenta come un album estremamente complesso ed architettato a dovere, ricco di sezioni e tantissimi cambi, riff e atmosfere. Purtroppo tutta questa quantità di materiale viene veramente dosata male e sfocia nelle pessime e scialbe Fear The World,What Dwells Within, Behind The Sun e All Is Not Well, ma potrei benissimo aggiungerci The River e la title track se non fosse per un paio di passaggi da pelle d'oca. Cosa si salva di questo Monolith e perchè? Out From Below è la composizione più lunga e quella che detiene i migliori riff del cd, le migliori armonizzazioni e la migliore struttura. Peccato che non si ripetano molto alcuni bridge veramente devastanti ma sta di fatto che la traccia funziona molto bene.
Dalla 1 alla 8, dobbiamo aspettare così tanto per trovare qualcosa che possa far presa, A Dying Vine a parte l'intro e la sua successiva ripetizione è una buona canzone dal tiro cinico e grooveggiante, architettata veramente in modo sublime ne esalta la parte solista. Born Anew chiude il cd in modo canonico ma convincente, nonostante qualche richiamo di troppo ai Machine Head riesce a colpire per immediatezza e scorrevolezza.
Cosa non va quindi nelle altre tracce? I tempi del cd sono estremamente pacati per la maggior parte della sua durata, fa veramente fatica ad esplodere, i colpi che dovrebbero dare il KO ti sfiorano a malapena, non si intravede la cattiveria nemmeno lontano un miglio nei riff di Fear The World per dire. La struttura di alcune di esse poi non rende giustizia alle reali potenzialità, tante sezioni lanciate e mai riprese, staticità in certi tratti veramente inopportuna e per finire un cantato quasi totalmente inespressivo tant'è che le parti migliori del cd sono senza esso, sembra messo perchè ci deve stare ed a tratti risulta fastidiosamente copiato nello stile ai cari Machine Head.
Un dato che rende bene l'idea del cd, 4 intro su 10 sono composte da arpeggi : Out From Below, Fear The World, What Dwells Within (queste persino di fila) e poi Monolith. Un cd che offre canzoni ricchissime ed articolatissime ma che tra di loro sgomitano e rendono il risultato finale stoppaccioso non che annoiante in alcune sezioni.
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