Year : 2013
Genre Death/Doom/Gothic Metal
Record Label: Peaceville Records
Sounds like: My Dying Bride TLATEOFW era
Rewieved by: Giorgio
Sentence: Constant effort brings constant results
Meno di un anno fa ci eravamo lasciato con quel buon disco che è A Map of All Our Failures, che riprende quella che secondo me è la vena migliore dei My Dying Bride, cioè quella più equilibrata di The Light At The End of The World dove le parti più gothicheggianti con abbondante uso dei syinths si alternano ai momenti più robusti che ci rammentano come i My Dying Bride abbiano ancora sebbene celata in mezzo a un grosso marasma di riff melodici una gran rabbia. Oggi con il nuovo EP The Manuscript si prosegue sulla stessa via.
Differente dal precedente EP The Barghest o' Whitby, un massiccio monotraccia di oltre venti minuti, The Manuscript propone quattro tracce ben calibrate nel mix di violenza e melodica. Il riffing chitarristico tipico dei My Dying Bride costruisce melodie con tanto feeling quanto i passaggi rapidi di Var Gud Over Er uniti agli ancor oggi micidiali growl di Aaron Stainthorpe le distruggono. Da un lato da notare la presenza di passaggi acustici, lunghi riflessivi ed evocativi, un tratto non comune a tutte le pubblicazioni della band inglese. Specialmente i momenti acustici sottolineati dal violino (come in A Map of All Our Failures violino vero suonato dal violinista/tastierista Shane Macgowan) in A Pale Shroud of Longing commuovono. L'impegno costante dei My Dying Bride nello scrivere musica di qualità è quindi ripagato ancora con buoni risultati. Forse siamo lontani dai capolavori del passato, ma certamente non ci si perde neanche in semplici ripetizioni schematizzate dello stile che li ha resi grandi. Soprattutto i sentimenti che la loro musica emana, dalla cupa depressione alla foga rabbiosa, oggi come ieri sembrano sempre genuini e veri.
Mark: 7.5/10
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