Defeater - Letters Home


Year : 2013
Genre : Hardcore
Record Label : Bridge Nine Records
Sounds Like : heavy rain in a dark day
Reviewed by : Edoardo
Sentence : Dear John...

Cosa può darti più la musica dell'emozione, della pelle d'oca? Trasmettere sentimenti è la missione e i Defeater hanno dato prova di grande cuore. Alla faccia di tutta la tecnica del mondo e di tutte le evoluzioni, il loro Hardcore non suona moderno. E' schietto, selvaggio, tagliente, molto diretto.
Il concept (potrei sbagliarmi, mandatemi feedback se ne sapete di più) dell'album riguarda le lettere che si mandano le persone durante i periodi di guerra, lontani da casa e riguardo tutti i relativi problemi dalla distanza, alla paura, all'amore. Partendo già dal fatto che liricamente è un'opera d'arte, musicalmente il cd sceglie la strada del minimalismo. Non si è voluto mettere sul piatto chissà quale base tecnica o geniale, niente sperimentazioni, si gioca sul classico, su un terreno quasi facile per chi è nato nell'hardcore. Allora se il coefficiente di difficoltà è basso però si lavora sull'ispirazione e sul sentimento ed è qui che i Defeater fanno un centro clamoroso a dir poco. La scelta controcorrente di rimuovere strati all'hardcore per renderlo ancora più Old, diretto, l'innata capacità di farti entrare in testa e ricordare tutti i Chorous dopo due ascolti. Le sottigliezze, i piccoli cambi, i brevi arpeggi, la forza del muro di Gain.
La genialità nel riscoprire la forza nuda e cruda di una proposta spesso avallata da contro-tempi, progressioni o breakdown insipidi, no, qui si guarda veramente al Core, al nucleo, ed è forse la cosa che rende più freschi ed avvincenti i Defeater.
Capolavori come Bastards e Hopeless Again sono da conservare nel cuore, nonostante un finale di cd sempre più lento che potrebbe stancare l'ascoltatore il tutto è molto calibrato e sino a No Saviour si ha veramente la sensazione di oscillare ed essere trascinati con facilità quasi disarmante attraverso questo relativamente breve cd di 34 minuti. La conclusiva Bled Out tira fuori tutta la componente melodica del gruppo e da degna chiusura ad una tracklist stranamente varia. La forza dell'ispirazione e la forza del cuore, del sentimento, della passione spesso riescono ad oltrepassare gli standard della musica odierna che impone super produzioni e breakdown.
I Defeater col metal non ci fanno un cazzo, ancor meno coi breakdown d'oggi giorno, parlano con la musica e l'importante è che il concetto arrivi il più velocemente possibile all'ascoltatore.
Per come stanno le cose l'obiettivo è pienamente raggiunto.
Una prova da incorniciare.


Mark : 8.0/10



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